Politica
Briguglio rompe gli indugi, «ecco la mia idea per San Ferdinando»
Le prime dichiarazioni del 55enne candidato sindaco alle prossime elezioni
San Ferdinando - mercoledì 8 marzo 2017
12.23 Comunicato Stampa
"San Ferdinando ha bisogno di rompere con il passato. Tutti gli altri candidati hanno già amministrato ed i risultati negativi si vedono. L'unica novità in campo sono io!". E' quanto sostiene il dott. Domenico Briguglio, candidato sindaco al Comune di San Ferdinando di Puglia, alle prossime elezioni amministrative. Briguglio, 55 anni, odontoiatra nei Comuni di Trani, Andria e San Ferdinando, è attualmente consigliere comunale nella città di Trani (al quarto mandato e già Presidente dello stesso Consiglio Comunale).
"Ho deciso di approcciarmi alla vita politica di San Ferdinando su invito ricevuto dai numerosi cittadini che ho avuto modo di conoscere in questi anni di attività professionale. Credo che questa città abbia tante potenzialità inespresse. La valorizzazione delle ricchezze locali, ad esempio, può portare ad invertire la tendenza. Per fare questo però i cittadini dovranno 'cancellare' la classe politica che sin qui li ha mal governati e che oggi vuol puntualmente ripresentarsi a Palazzo di Città. In caso di vittoria del sottoscritto annuncio il taglio della mia indennità del 30%.
Fatta questa premessa concreta ritengo opportuno in un'ottica di sviluppo della città puntare su un fattivo rilancio di Cava Cafiero, vero polo turistico-attrativo del comune ofantino. Immagino l'area in questione location di grandi eventi di richiamo regionale e nazionale. Ritengo essenziale rivedere il Polo Museale, una maggiore funzionalità della biblioteca comunale (con l'incremento del monte ore a disposizione per i fruitori) ma guardo anche alla possibilità di progetti di micro-impresa per i giovani più meritevoli al fine di evitare la sempre più dilagante fuga di cervelli nostrani. A tutti i cittadini, inoltre, deve essere dedicato uno Sportello, un Punto d'Ascolto. Oggi, in tempi di crisi e di disagio sociale, diviene prioritario difatti il rapporto diretto con gli Amministratori del proprio Comune. Penso ad un marchio unitario per i prodotti tipici locali (dal carciofo alla pesca) e ad una Fiera Nazionale del Carciofo e del prodotto ortofrutticolo che solo se rimodulata può divenire (veramente) nazionale. Senza dimenticare i lavori pubblici: migliorare piazza Vittorio Emanuele, eliminare le piste ciclabili e pensare alla realizzazione di uno stadio oltre che al rilancio della piscina comunale. Nel mio programma voglio dare vitalità anche all'associazionismo e agli anziani della città con l'Università della Terza Età.
Questa è in pochi punti la mia idea di San Ferdinando sulla base della mia esperienza amministrativa e dell'analisi compiuta in questi mesi. Sono convinto che i cittadini capiranno che è la volta buona per cambiare!".
"Ho deciso di approcciarmi alla vita politica di San Ferdinando su invito ricevuto dai numerosi cittadini che ho avuto modo di conoscere in questi anni di attività professionale. Credo che questa città abbia tante potenzialità inespresse. La valorizzazione delle ricchezze locali, ad esempio, può portare ad invertire la tendenza. Per fare questo però i cittadini dovranno 'cancellare' la classe politica che sin qui li ha mal governati e che oggi vuol puntualmente ripresentarsi a Palazzo di Città. In caso di vittoria del sottoscritto annuncio il taglio della mia indennità del 30%.
Fatta questa premessa concreta ritengo opportuno in un'ottica di sviluppo della città puntare su un fattivo rilancio di Cava Cafiero, vero polo turistico-attrativo del comune ofantino. Immagino l'area in questione location di grandi eventi di richiamo regionale e nazionale. Ritengo essenziale rivedere il Polo Museale, una maggiore funzionalità della biblioteca comunale (con l'incremento del monte ore a disposizione per i fruitori) ma guardo anche alla possibilità di progetti di micro-impresa per i giovani più meritevoli al fine di evitare la sempre più dilagante fuga di cervelli nostrani. A tutti i cittadini, inoltre, deve essere dedicato uno Sportello, un Punto d'Ascolto. Oggi, in tempi di crisi e di disagio sociale, diviene prioritario difatti il rapporto diretto con gli Amministratori del proprio Comune. Penso ad un marchio unitario per i prodotti tipici locali (dal carciofo alla pesca) e ad una Fiera Nazionale del Carciofo e del prodotto ortofrutticolo che solo se rimodulata può divenire (veramente) nazionale. Senza dimenticare i lavori pubblici: migliorare piazza Vittorio Emanuele, eliminare le piste ciclabili e pensare alla realizzazione di uno stadio oltre che al rilancio della piscina comunale. Nel mio programma voglio dare vitalità anche all'associazionismo e agli anziani della città con l'Università della Terza Età.
Questa è in pochi punti la mia idea di San Ferdinando sulla base della mia esperienza amministrativa e dell'analisi compiuta in questi mesi. Sono convinto che i cittadini capiranno che è la volta buona per cambiare!".