Politica
Città solidale ripercorre la storia della vicenda Pasculli
Risposta a Upsf: «Sono solo tutte falsità contro noi»
San Ferdinando - martedì 19 luglio 2016
11.37
«Nel 1978 il commissario prefettizio Natale D'Agostino approvò il progetto di costruzione del campo sportivo comunale. Nel 1981 si diede esecuzione a quel progetto con l'acquisizione dell'area che avvenne per concessione bonaria da prte del proprietario, l'ingegnere Pasculli, e pagamento concordato». Ad affermarlo è il gruppo Pd-Città solidale come risposta al gruppo Uniti per San Ferdinando, secondo cuinsarebbero stati pignorati oltre 1milione di euro sul conto del comune, in merito alla vicenda Pasculli. «A seguito delle dichiarazioni di incostituzionalità delle leggi che disciplinavano l'acquisizione delle aree per opere pubbliche n- continua Città solidale -, l'ingegnere Pasculli ha iniziato un lungo contenzioso, con altrettante e comupletamente difformi sentenze di tribunali amministrativi e civili, che a oggi vede un giudizio pendente presso la Corte di Cassazione in merito al valore dell'area, un giudizio al Tribunale di Foggia per l'esercizio di una sentenza della Corte d'Appello e un giudizio al Tar Puglia nella validità della delibera di acquisizione sanante».
«Come amministratori che hanno a cuore gli interessi della città simo impegnati a difendere le ragioni del comune e gli interessi dei cittadini. Constatiamo ancora una volta che ci sono consiglieri comunali che fanno il tifo affinché il comune soccomba e sia costretto a pagare illogici ed esorbitanti somme per aree necessarie per la realizzazione di opere pubbliche, causa una legislazione lacunosa che ha portato migliaia di comuni sul lastrico o sperando che San Ferdinando di Puglia vada in emergenza rifiuti, come la stragrande maggioranza dei comuni pugliesi, addossando la colpa della crisi dell Sia all'unico comune che ha un contratto stipulato e paga regolarmente. Sperano di acquistare consenso su presunte o auspicate disgrazie del comune. Miserie, stiano sereni. Il comune di San Ferdinando ha un bilancio solido (oltre 1.700mila euro di avanzo) e una florida situazione di cassa (oltre 2milioni di euro) in grado di far fronte a temporanei pignoramenti grazie alle accorte politiche finanziarie e gestionali dell'amministrazione comunale. I rifiuti, pur con qualche difficoltà e in un quadro regionale di crisi, continuano a essere giornalmente raccolti. I fallimenti politici e amministrativi sono di chi in quattro anni di amministrazione ha realizzato il nulla, lasciando la città in un mare di immondizia e in una situazione finanziaria di predissesto. Lo stesso che dovrebbe preoccuparsi delle indagini della Corte dei Conti e della giustizia penale per convenzioni farlocche e appalti a tempo scaduto e sospetti che hanno creato danni per oltre 300mila euro al comune».
«Come amministratori che hanno a cuore gli interessi della città simo impegnati a difendere le ragioni del comune e gli interessi dei cittadini. Constatiamo ancora una volta che ci sono consiglieri comunali che fanno il tifo affinché il comune soccomba e sia costretto a pagare illogici ed esorbitanti somme per aree necessarie per la realizzazione di opere pubbliche, causa una legislazione lacunosa che ha portato migliaia di comuni sul lastrico o sperando che San Ferdinando di Puglia vada in emergenza rifiuti, come la stragrande maggioranza dei comuni pugliesi, addossando la colpa della crisi dell Sia all'unico comune che ha un contratto stipulato e paga regolarmente. Sperano di acquistare consenso su presunte o auspicate disgrazie del comune. Miserie, stiano sereni. Il comune di San Ferdinando ha un bilancio solido (oltre 1.700mila euro di avanzo) e una florida situazione di cassa (oltre 2milioni di euro) in grado di far fronte a temporanei pignoramenti grazie alle accorte politiche finanziarie e gestionali dell'amministrazione comunale. I rifiuti, pur con qualche difficoltà e in un quadro regionale di crisi, continuano a essere giornalmente raccolti. I fallimenti politici e amministrativi sono di chi in quattro anni di amministrazione ha realizzato il nulla, lasciando la città in un mare di immondizia e in una situazione finanziaria di predissesto. Lo stesso che dovrebbe preoccuparsi delle indagini della Corte dei Conti e della giustizia penale per convenzioni farlocche e appalti a tempo scaduto e sospetti che hanno creato danni per oltre 300mila euro al comune».