Territorio
Controlli anti-Covid, occhi puntati sul ponte del 1° maggio
Incontro in videoconferenza con i sindaci della Bat
San Ferdinando - mercoledì 29 aprile 2020
19.53
territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani, per il rispetto delle misure governative finalizzate al contenimento della diffusione del virus.
Dall'11 marzo scorso, infatti, le persone controllate sono 63.361; le denunce per violazione dell'art. 650 del Codice Penale sono 1.689, mentre 70 quelle per violazione degli articoli 495 e 496 del Codice Penale; le persone sanzionate ai sensi dell'art. 4, comma 1, del Decreto Legge 19/2020, sono 3.343; 1, invece, la denuncia ai sensi dell'art. 260 R.D. 1265/1934 (art. 4, commi 6 e 7 D.L. 19/2020); a questi numeri si aggiungono 6 arresti ed 84 denunce per altri reati.
Gli esercizi commerciali complessivamente controllati sono 8.150, con 43 titolari denunciati per violazione dell'art. 650 del Codice Penale e 77 titolari sanzionati amministrativamente.
I controlli delle Forze di Polizia, con la collaborazione delle Polizie Locali ed il coordinamento della Prefettura, proseguiranno anche nei prossimi giorni, in vista del ponte del 1° maggio, come definito quest'oggi nel corso delle Riunioni Tecniche di Coordinamento tra il Prefetto Maurizio Valiante ed i vertici provinciali delle Forze di Polizia di Bari e Foggia.
Sempre nel corso della giornata odierna, il Prefetto Valiante ha inoltre riunito i Sindaci dei comuni della provincia per un'attenta disamina delle novità introdotte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di domenica 26 aprile e dall'Ordinanza del Presidente della Regione Puglia n. 214 del 28 aprile. Nessun assembramento sarà tollerato. L'attenzione rimane alta non potendosi ritenere in alcun modo superata l'emergenza sanitaria ed essendo ancora alti i rischi di diffusione del contagio.
I provvedimenti governativi e regionali volti ad un graduale rilascio del lockdown non devono infatti essere letti come un "liberi tutti", che sarebbe pericoloso e rischioso soprattutto in questa fase, ma vissuti responsabilmente da tutti i cittadini nella scrupolosa osservanza delle misure di sicurezza per il bene di tutti. Intanto domani nuova riunione con le categorie produttive e le parti sociali per fare il punto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Di fondamentale importanza per il corretto avvio della fase 2 è il rispetto rigoroso delle nuove regole di sicurezza in azienda. Il Decreto varato dal Governo impone infatti a tutte le imprese, le cui attività possono proseguire, l'obbligo di rispettare il Protocollo di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile tra Governo e parti sociali, nonché, per i rispettivi ambiti di competenza, il Protocollo di sicurezza nei cantieri del 24 aprile ed il Protocollo di sicurezza nel settore del trasporto e della logistica del 20 marzo.
La mancata attuazione dei predetti Protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro comporterà la sospensione delle attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza necessarie per garantire la ripresa delle attività economiche e produttive in un quadro di sicurezza per i lavoratori, per gli imprenditori e per tutti i cittadini affinché sia scongiurato il rischio di pericolose recidive di diffusione del virus.
Dall'11 marzo scorso, infatti, le persone controllate sono 63.361; le denunce per violazione dell'art. 650 del Codice Penale sono 1.689, mentre 70 quelle per violazione degli articoli 495 e 496 del Codice Penale; le persone sanzionate ai sensi dell'art. 4, comma 1, del Decreto Legge 19/2020, sono 3.343; 1, invece, la denuncia ai sensi dell'art. 260 R.D. 1265/1934 (art. 4, commi 6 e 7 D.L. 19/2020); a questi numeri si aggiungono 6 arresti ed 84 denunce per altri reati.
Gli esercizi commerciali complessivamente controllati sono 8.150, con 43 titolari denunciati per violazione dell'art. 650 del Codice Penale e 77 titolari sanzionati amministrativamente.
I controlli delle Forze di Polizia, con la collaborazione delle Polizie Locali ed il coordinamento della Prefettura, proseguiranno anche nei prossimi giorni, in vista del ponte del 1° maggio, come definito quest'oggi nel corso delle Riunioni Tecniche di Coordinamento tra il Prefetto Maurizio Valiante ed i vertici provinciali delle Forze di Polizia di Bari e Foggia.
Sempre nel corso della giornata odierna, il Prefetto Valiante ha inoltre riunito i Sindaci dei comuni della provincia per un'attenta disamina delle novità introdotte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di domenica 26 aprile e dall'Ordinanza del Presidente della Regione Puglia n. 214 del 28 aprile. Nessun assembramento sarà tollerato. L'attenzione rimane alta non potendosi ritenere in alcun modo superata l'emergenza sanitaria ed essendo ancora alti i rischi di diffusione del contagio.
I provvedimenti governativi e regionali volti ad un graduale rilascio del lockdown non devono infatti essere letti come un "liberi tutti", che sarebbe pericoloso e rischioso soprattutto in questa fase, ma vissuti responsabilmente da tutti i cittadini nella scrupolosa osservanza delle misure di sicurezza per il bene di tutti. Intanto domani nuova riunione con le categorie produttive e le parti sociali per fare il punto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Di fondamentale importanza per il corretto avvio della fase 2 è il rispetto rigoroso delle nuove regole di sicurezza in azienda. Il Decreto varato dal Governo impone infatti a tutte le imprese, le cui attività possono proseguire, l'obbligo di rispettare il Protocollo di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile tra Governo e parti sociali, nonché, per i rispettivi ambiti di competenza, il Protocollo di sicurezza nei cantieri del 24 aprile ed il Protocollo di sicurezza nel settore del trasporto e della logistica del 20 marzo.
La mancata attuazione dei predetti Protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro comporterà la sospensione delle attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza necessarie per garantire la ripresa delle attività economiche e produttive in un quadro di sicurezza per i lavoratori, per gli imprenditori e per tutti i cittadini affinché sia scongiurato il rischio di pericolose recidive di diffusione del virus.