Politica
Dalla minoranza alla maggioranza: d'Addato-Muoio già previsto
Vicesindaco e tanti saluti a Camporeale e ai Coscienziosi
San Ferdinando - venerdì 20 maggio 2016
11.30
È stato fatto ciò che avevano garantito di non fare. Da stampelle di un'amministrazione di fatto caduta a perno della maggioranza che ora ha i numeri per completare il proprio mandato. Gioviana d'Addato è il nuovo vicesindaco di San Ferdinando, con deleghe ai servizi sociali e alle pari opportunità, un passaggio già previsto in passato ma si attendeva solo il momento migliore per darne l'ufficialità. L'ex amministratrice con questi incarichi, Arianna Camporeale, già è stata dimenticata e questo passaggio sta proprio a indicare che tutti i movimenti fatti in Consiglio Comunale non sono serviti a nulla.
Anche se 4 della maggioranza con posizioni rilevanti (oltre a Camporeale anche Giacomo Rosario Demichele, Diego Giannaccaro e Raffaele Visaggio) si sono scissi e hanno dato vita al gruppo de "I coscienziosi", a causa di dinamiche interne nate il giorno dopo le elezioni, poco è importato al sindaco Michele Lamacchia che immischiando le carte ha ottenuto l'approvazione del bilancio a gennaio e del consuntivo ad aprile. Il Consiglio Comunale viene ridisegnato ma la confusione non è poca: la maggioranza ingloba i due di Città solidale (il vicesindaco e Giuseppe Muoio) che fanno parte adesso di Scelta Civica, i 4 ex sostenitori del primo cittadino hanno formato un gruppo che non si colloca da nessuna parte perché non sono né opposizione né maggioranza e gli unici che restano fermi sulle loro posizioni sono i consiglieri di Uniti per San Ferdinando capeggiati da Salvatore Puttilli. Insomma, non servono grandi abilità politiche per comprendere che se a 8 consiglieri ne vengono aggiunti 2, in un gruppo di 17 presone hanno la maggioranza. Non che prima non ce l'avessero, basti ricordare il bilancio di gennaio che ha ricevuto il si della maggioranza e l'astensione di d'Addato e Muoio, ma ora è ufficiale e a questo punto affermare che è stata tutta una tattica durata circa 6 mesi non trova affatto smentite. Dai vertici affermano di aver messo fine alla crisi politica, all'opposizione dichiarano che il governo della città è affidato a un gruppo che non ha più la maggioranza decretata dalle urne, senza dimenticare che uno dei partiti principali come il Pd, a cui appartiene il sindaco, non ha alcun segretario e neanche una posizione ben precisa nell'assise consiliare.
Anche se 4 della maggioranza con posizioni rilevanti (oltre a Camporeale anche Giacomo Rosario Demichele, Diego Giannaccaro e Raffaele Visaggio) si sono scissi e hanno dato vita al gruppo de "I coscienziosi", a causa di dinamiche interne nate il giorno dopo le elezioni, poco è importato al sindaco Michele Lamacchia che immischiando le carte ha ottenuto l'approvazione del bilancio a gennaio e del consuntivo ad aprile. Il Consiglio Comunale viene ridisegnato ma la confusione non è poca: la maggioranza ingloba i due di Città solidale (il vicesindaco e Giuseppe Muoio) che fanno parte adesso di Scelta Civica, i 4 ex sostenitori del primo cittadino hanno formato un gruppo che non si colloca da nessuna parte perché non sono né opposizione né maggioranza e gli unici che restano fermi sulle loro posizioni sono i consiglieri di Uniti per San Ferdinando capeggiati da Salvatore Puttilli. Insomma, non servono grandi abilità politiche per comprendere che se a 8 consiglieri ne vengono aggiunti 2, in un gruppo di 17 presone hanno la maggioranza. Non che prima non ce l'avessero, basti ricordare il bilancio di gennaio che ha ricevuto il si della maggioranza e l'astensione di d'Addato e Muoio, ma ora è ufficiale e a questo punto affermare che è stata tutta una tattica durata circa 6 mesi non trova affatto smentite. Dai vertici affermano di aver messo fine alla crisi politica, all'opposizione dichiarano che il governo della città è affidato a un gruppo che non ha più la maggioranza decretata dalle urne, senza dimenticare che uno dei partiti principali come il Pd, a cui appartiene il sindaco, non ha alcun segretario e neanche una posizione ben precisa nell'assise consiliare.