Politica
Denuncia, sentenza Pasculli mette in ginocchio il comune
Upsf: «Pignorato più di 1milione di euro sul conto ente»
San Ferdinando - giovedì 14 luglio 2016
15.05
«Era nell'aria come diretta conseguenza della sentenza del Tar di giugno scorso e al netto dell'inutile e, per certi versi, rischiosa delibera votata dal Consiglio comunale (non da noi) per tentare di arginarne gli effetti». Ad affermarlo in una nota è il gruppo consiliare Uniti per San Ferdinando che ha continuato: «Con provvedimento del Giudice esecutivo del Tribunale ordinario di Foggia dell'11 luglio è stato confermato il pignoramento di più di un milione di euro sul conto corrente bancario del comune di San Ferdinando di Puglia. Decenni di costosi contenziosi legali con l'ingnere Pasculli a motivo dei disinvolti espropri e conseguenti risarcimenti danni degli anni 80 hanno visto soccombere purtroppo il nostro comune, chiamato a dare esecuzione alle sentenze e agli atti collegati».
«Le conseguenze gravi sulla città e l'atteggiamento irresponsabile di una maggioranza sorda (e il più delle volte muta) rispetto alle preoccupazioni che il nostro gruppo aveva più volte manifestato (prima di finanziare altri investimenti, pensiamo ai debiti latenti) rendono evidenti le responsabilità politiche di chi ci governa (tra l'altro, senza più la maggioranza politica espressa dalle urne nel 2012). È quasi inutile sottolineare che il principale artefice politico degli espropri degli anni 80 che oggi ci vedono in ginocchio è lo stesso che ci costringe a pagare 140 mila euro all'anno di mutuo per il già fallito interporto e che ci sta accompagnando per mano al fallimento della Sia e del Consorzio Fg4 dei rifiuti. Quel che resta del partito di riferimento di costui (PD) accusa gli altri di essere "ontologicamente" inadatti a governare. In verità la storia e ifatti hanno già sancito e dimostrato chi ha fallito. Se qualcuno conservasse ancora un briciolo di dignitá politica le sue gesta dovrebbero essere spontanee: pubbliche scuse, dimissioni e ritiro a vita privata con buona pace del suo attuale e rampante vicesindaco, il quale, per qualche sfilata e concertino estivo in più, ancora lo sostiene in barba a ogni elementare logica di coerenza e lungimiranza politica. Su tutto questo a breve terremo una conferenza stampa e invieremo un'articolato esposto alla Corte dei Conti».
«Le conseguenze gravi sulla città e l'atteggiamento irresponsabile di una maggioranza sorda (e il più delle volte muta) rispetto alle preoccupazioni che il nostro gruppo aveva più volte manifestato (prima di finanziare altri investimenti, pensiamo ai debiti latenti) rendono evidenti le responsabilità politiche di chi ci governa (tra l'altro, senza più la maggioranza politica espressa dalle urne nel 2012). È quasi inutile sottolineare che il principale artefice politico degli espropri degli anni 80 che oggi ci vedono in ginocchio è lo stesso che ci costringe a pagare 140 mila euro all'anno di mutuo per il già fallito interporto e che ci sta accompagnando per mano al fallimento della Sia e del Consorzio Fg4 dei rifiuti. Quel che resta del partito di riferimento di costui (PD) accusa gli altri di essere "ontologicamente" inadatti a governare. In verità la storia e ifatti hanno già sancito e dimostrato chi ha fallito. Se qualcuno conservasse ancora un briciolo di dignitá politica le sue gesta dovrebbero essere spontanee: pubbliche scuse, dimissioni e ritiro a vita privata con buona pace del suo attuale e rampante vicesindaco, il quale, per qualche sfilata e concertino estivo in più, ancora lo sostiene in barba a ogni elementare logica di coerenza e lungimiranza politica. Su tutto questo a breve terremo una conferenza stampa e invieremo un'articolato esposto alla Corte dei Conti».