Religioni
Dies natalis sancti ferdinandi e giochi in piazza: la parola a don Mimmo
I festeggiamenti si sono tenuti giovedì 30 maggio
San Ferdinando - martedì 4 giugno 2024
10.06
Si sono tenuti giovedì 30 maggio i festeggiamenti per il dies natalis sancti ferdinandi, patrono del paese. Hanno partecipato alla festa di San Ferdinando Re tutte le parrocchie del paese: San Ferdinando Re, Maria SS. Del Rosario, Sacro Cuore di Gesù.
La giornata è cominciata alle ore 7:30 con il festoso suono di campane e risveglio pirotecnico a cura della ditta Pirodaunia.
Alle ore 9:00 è stata celebrata la Santa Messa in Chiesa Madre.
Dalle ore 15:30 alle ore 17:30 i protagonisti sono diventati i più piccoli tra bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni di età che sono stati allietati con i giochi in Piazza della Costituzione (Tornei di ping pong, gare di atletica leggera, caccia al tesoro). Il pomeriggio è stato animato dalla Street Band "Emmeyra Brass Band".
Il tutto è stato organizzato dal Comitato Festa Patronale San Ferdinando Re con la presidente Mariolina Spera e dal Comune di San Ferdinando di Puglia con la collaborazione de: l'Avis, la Proloco, la Master on the road, G.S. Atletica San Ferdinando di Puglia, San Ferdinando "Theotohos" – FSE, Azione Cattolica Italiana, Sos
Alle ore18:30 è avvenuta la Benedizione del bassorilievo raffigurante Cristo Seminatore, opera del prof. Francesco Sfregola donato dalla famiglia Daluiso in memoria di Salvatore Daluiso.
È seguita poi la Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.Em.za Rev.ma. il Sig. Card. Peter Turkson
Alle ore 19:30 si è tenuta la conferenza del Cardinale Turkson sul "Cristianesimo a rischio in Europa?", moderata dal prof. Rosario Lovecchio.
Abbiamo chiesto nell'occasione al parroco della Chiesa San Ferdinando Re, nella persona di don Mimmo Marrone in che modo – secondo lui – la comunità è cresciuta in questi 25 anni.
"Nell'arco di venticinque anni, la comunità parrocchiale ha intrapreso un percorso di crescita e trasformazione che ha toccato ogni aspetto della vita ecclesiale, sociale e culturale – afferma il parroco.
Questa storia di crescita è una testimonianza di fede, speranza e amore che continua a ispirare e guidare i fedeli verso un futuro sempre più luminoso" – termina gioioso don Mimmo.
La giornata è cominciata alle ore 7:30 con il festoso suono di campane e risveglio pirotecnico a cura della ditta Pirodaunia.
Alle ore 9:00 è stata celebrata la Santa Messa in Chiesa Madre.
Dalle ore 15:30 alle ore 17:30 i protagonisti sono diventati i più piccoli tra bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni di età che sono stati allietati con i giochi in Piazza della Costituzione (Tornei di ping pong, gare di atletica leggera, caccia al tesoro). Il pomeriggio è stato animato dalla Street Band "Emmeyra Brass Band".
Il tutto è stato organizzato dal Comitato Festa Patronale San Ferdinando Re con la presidente Mariolina Spera e dal Comune di San Ferdinando di Puglia con la collaborazione de: l'Avis, la Proloco, la Master on the road, G.S. Atletica San Ferdinando di Puglia, San Ferdinando "Theotohos" – FSE, Azione Cattolica Italiana, Sos
Alle ore18:30 è avvenuta la Benedizione del bassorilievo raffigurante Cristo Seminatore, opera del prof. Francesco Sfregola donato dalla famiglia Daluiso in memoria di Salvatore Daluiso.
È seguita poi la Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.Em.za Rev.ma. il Sig. Card. Peter Turkson
Alle ore 19:30 si è tenuta la conferenza del Cardinale Turkson sul "Cristianesimo a rischio in Europa?", moderata dal prof. Rosario Lovecchio.
Abbiamo chiesto nell'occasione al parroco della Chiesa San Ferdinando Re, nella persona di don Mimmo Marrone in che modo – secondo lui – la comunità è cresciuta in questi 25 anni.
"Nell'arco di venticinque anni, la comunità parrocchiale ha intrapreso un percorso di crescita e trasformazione che ha toccato ogni aspetto della vita ecclesiale, sociale e culturale – afferma il parroco.
Un legame che va oltre la sola comunità parrocchiale
"Uno dei segni più evidenti di questa crescita è stata la sempre maggiore comunione ecclesiale con le altre comunità parrocchiali della diocesi. Questa collaborazione ha creato un legame profondo tra le due comunità, portando i parrocchiani a vedere i fedeli delle altre parrocchie non come estranei, ma come fratelli e sorelle nella fede. Con il tempo, questa sinergia si è estesa ad altre parrocchie, dando vita a un vero e proprio tessuto di comunione ecclesiale che ha reso più forte e coesa l'intera diocesi".Una formazione che solidifica la fede
"Parallelamente, la comunità ha sviluppato una crescente consapevolezza dell'importanza della formazione. Consapevoli che una fede solida richiede una base formativa robusta, i responsabili parrocchiali hanno investito nella creazione di programmi educativi diversificati. Sono nati corsi di catechesi per tutte le età, dai bambini agli adulti, e cicli di conferenze su temi teologici, sociali e morali. La parrocchia ha organizzato seminari per formare nuovi catechisti e leader laici, assicurandosi che ogni membro della comunità avesse gli strumenti per crescere nella fede e per trasmetterla agli altri".Un'unica famiglia
"Un altro segno di maturità della comunità è stata la crescente corresponsabilità tra i parrocchiani. Da semplici partecipanti alle celebrazioni, i fedeli sono diventati protagonisti attivi della vita parrocchiale. Il consiglio pastorale, una volta composto solo da pochi membri, è cresciuto includendo rappresentanti di ogni gruppo e ministero della parrocchia. Le decisioni importanti sono ora prese comunitariamente, con un coinvolgimento reale e sentito da parte di tutti. Questo senso di corresponsabilità si è manifestato anche in un maggiore impegno nel volontariato: le iniziative caritative e di supporto sociale sono diventate una parte integrante della vita della comunità, con parrocchiani pronti a dedicare il proprio tempo e le proprie risorse per aiutare chi è in difficoltà".La cultura come protagonista della vita parrocchiale
"La comunità ha dimostrato una crescente sensibilità culturale. Comprendendo l'importanza della cultura nella vita di una comunità, la parrocchia ha iniziato a organizzare eventi culturali, grazie alla presenza della Biblioteca "Don Lorenzo Milani" e alla capacità organizzativa del prof. Rosario Lovecchio, che hanno arricchito non solo la vita culturale della parrocchia, ma hanno anche attratto persone esterne alla comunità ecclesiale, creando opportunità di dialogo e di incontro".Un faro di speranza per tutti
"Parallelamente, la comunità ha sviluppato una maggiore attenzione alle problematiche sociali. Questi sforzi hanno fatto sì che la parrocchia non fosse solo un luogo di culto, ma anche un faro di speranza e solidarietà nel quartiere e nel paese.Questa storia di crescita è una testimonianza di fede, speranza e amore che continua a ispirare e guidare i fedeli verso un futuro sempre più luminoso" – termina gioioso don Mimmo.