Territorio
Emergenza cinghiali, il consiglio regionale approva gli abbattimenti
Potranno essere eseguiti da Guardie provinciali e proprietari dei terreni autorizzzati
San Ferdinando - giovedì 7 luglio 2022
Il consiglio regionale pugliese, nella seduta di mercoledì 6 luglio, ha approvato all'unanimità la mozione di cui è primo firmatario il capogruppo della Lega Davide Bellomo riguardo l'emergenza cinghiali.
L'assemblea, attraverso il deliberato, ha chiesto al presidente della Regione e all'assessore all'agricoltura di rivedere la procedura per il controllo della specie dei cinghiali ed il contenimento in ambito urbano e nelle campagne pugliesi.
I consiglieri hanno inoltre sottoposto l'opzione di attivare i piani di controllo e caccia di selezione anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia previsti dalla legge n° 157 del 1992, sollecitando le Guardie provinciali e i proprietari dei terreni interessati dalle invasioni, che siano muniti di apposite autorizzazioni e permessi di caccia, quindi abilitati e in possesso dei requisiti dalla normativa venatoria, ad attivare gli abbattimenti.
Nel testo si chiede ancora di garantire un sostegno economico, nella forma di contributo commisurato alle spese di gestione ed organizzazione dalla caccia al cinghiale ai cacciatori iscritti agli Ambiti territoriali di caccia, proprietari e conduttori di fondi agricoli, sono legittimati a praticare il prelievo venatorio selettivi sui cinghiali, ed infine di fornire indicazioni per il recupero e smaltimento delle carcasse e la destinazione finale secondo quanto previsto dalle norme vigenti.
L'assemblea, attraverso il deliberato, ha chiesto al presidente della Regione e all'assessore all'agricoltura di rivedere la procedura per il controllo della specie dei cinghiali ed il contenimento in ambito urbano e nelle campagne pugliesi.
I consiglieri hanno inoltre sottoposto l'opzione di attivare i piani di controllo e caccia di selezione anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia previsti dalla legge n° 157 del 1992, sollecitando le Guardie provinciali e i proprietari dei terreni interessati dalle invasioni, che siano muniti di apposite autorizzazioni e permessi di caccia, quindi abilitati e in possesso dei requisiti dalla normativa venatoria, ad attivare gli abbattimenti.
Nel testo si chiede ancora di garantire un sostegno economico, nella forma di contributo commisurato alle spese di gestione ed organizzazione dalla caccia al cinghiale ai cacciatori iscritti agli Ambiti territoriali di caccia, proprietari e conduttori di fondi agricoli, sono legittimati a praticare il prelievo venatorio selettivi sui cinghiali, ed infine di fornire indicazioni per il recupero e smaltimento delle carcasse e la destinazione finale secondo quanto previsto dalle norme vigenti.