Scuola e Lavoro
Esami di maturità 2024: ansie e gioie dei maturandi di San Ferdinando di Puglia
Parlano Lory, Leo, Sonia e Andrea prima delle due prove scritte e degli orali
San Ferdinando - venerdì 14 giugno 2024
10.42
Anche quest'anno i maturandi di San Ferdinando di Puglia affronteranno i tanto temuti esami di maturità. Un'ansia – quella per gli esami – incrementata da quegli anni di scuola passati e vissuti dietro un computer, che pur non avendo tolto la facoltà allo studio, hanno sicuramente messo alla prova gli studenti e l'aspetto sociale che caratterizza il mondo della scuola.
Gli esami prevedono: la prima e la seconda prova (quest'ultima diversa per ogni indirizzo). Il colloquio – invece - partirà dall'analisi di un documento relativo ad una tematica che coinvolgerà le diverse discipline.
Abbiamo quindi chiesto ad alcuni di loro – frequentanti corsi diversi, spesso anche in paesi diversi – come affrontano e affronteranno gli esami e qual è la loro idea circa le prove imminenti. Parlano Lory (frequentante il corso di lingue), Leo (frequentante il corso scientifico) e Sonia (frequentante il corso di Relazioni internazionali per il marketing), Andrea (frequentante il corso scientifico).
Quanto é stato pesante arrivare fin qui dopo la didattica a distanza causata dalla pandemia?
Lory: "È stato molto pesante. In DAD non si studiava praticamente: trovavi il modo per leggere durante le interrogazioni e il gioco era fatto. Riaffrontare la realtà dopo quasi due anni è stata tosta - tra l'altro io durante il biennio sono stata in DAD e ritornare a scuola con il triennio è stato davvero traumatico".
Leo: "I rapporti interpersonali tra noi ragazzi hanno risentito fortemente degli anni di didattica a distanza. Eravamo in primo superiore quando ci fu il lockdown e poter riallacciare due anni dopo le amicizie fatte tra i banchi i primi mesi di scuola ci ha fatto apprezzare ancora di più i piccoli gesti di amicizia, che prima ritenevamo qualcosa di scontato".
Sonia: "Devo dire che è stato pesante solo durante il terzo anno - quindi 2021-2022 - quando siamo dovuti passare dalla comodità dello stare in casa all'andare a scuola e riprendere un ritmo che in un certo senso non avevamo mai iniziato, poiché abbiamo trascorso solo pochi mesi a scuola prima che iniziasse la DAD. Con il terzo anno abbiamo cambiato corso e automaticamente cambiato anche i professori. Quindi è stato come una sorta di nuovo inizio un po' per tutti".
Andrea: "Dopo la didattica a distanza è stato difficile riprendere i ritmi, soprattutto per il terzo anno che è stato l'anno in cui abbiamo ripreso la didattica in presenza".
Pensi che la DAD abbia rallentato il livello generale di apprendimento di voi studenti?
Lory: "All'inizio si, poi con il tempo, ritornando alle nostre abitudini, è stato tutto più scorrevole".
Leo: "La DAD ci ha portato ad avere non poche lacune nel nostro percorso di apprendimento. Bisogna ammettere che i professori si sono fin da subito adoperati per garantirci lezioni online e supporto didattico, ma sapevamo che la DAD non sarebbe stata efficace quanto le lezioni in presenza. Oggi però, la nostra preparazione è adeguata e ci sentiamo pronti ad affrontare l'esame".
Sonia: "Si, in effetti la DAD ha rallentato il livello di apprendimento di noi studenti. L'ho notato personalmente quando siamo ritornati finalmente tra i banchi di scuola: oltre ad aver rallentato il percorso di studi delle materie in generale, con la DAD è diminuita di gran lunga anche l'attenzione durante una lezione, ma durante il corso dei mesi siamo riusciti ad acquisire di nuovo quella 'voglia' e quella concentrazione che avevamo precedentemente".
Andrea: "A pare mio non ha rallentato il livello di apprendimento".
Cosa pensi delle prove che dovrai affrontare alla maturità?
Lory: "Ho davvero tanta paura. La mia seconda prova scritta è in lingua tedesca - che non è per niente facile da scrivere - ma sono convinta che con una buona esercitazione risulterà tutto più semplice. Forza maturandi 2024!"
Leo: "Molto spesso vengono definite delle prove inutili, che non servono più a nulla. Io ritengo che siano un momento dove è possibile tirare le somme di quanto fatto nel quinquennio di studi superiori. Penso che si comprenda l'importanza della Maturità solo successivamente, magari da adulti, perché grazie all'esame di Stato gli ultimi mesi del quinto anno diventano ricordi indelebili per tutti".
Sonia: "Devo ammettere che ora che si sta avvicinando sempre di più la maturità l'ansia piano piano sale. Mi spaventano maggiormente le prove scritte, e non per una questione di preparazione, ma per il semplice motivo che con lo scritto rendo meno piuttosto che con una prova orale. In questi ultimi due mesi sto mettendo tutta me stessa affinché possa arrivare agli esami il più preparata possibile, e con l'aiuto dei professori devo dire che sto facendo un ottimo lavoro".
Andrea: "Per quanto riguarda le prove che dovrò affrontare alla maturità posso dire di essere stato abbastanza fortunato per la seconda prova scritta, perché è uscita la materia di indirizzo allo scientifico, per il resto le materie esterne non sono andate a mio favore".
Gli esami prevedono: la prima e la seconda prova (quest'ultima diversa per ogni indirizzo). Il colloquio – invece - partirà dall'analisi di un documento relativo ad una tematica che coinvolgerà le diverse discipline.
Abbiamo quindi chiesto ad alcuni di loro – frequentanti corsi diversi, spesso anche in paesi diversi – come affrontano e affronteranno gli esami e qual è la loro idea circa le prove imminenti. Parlano Lory (frequentante il corso di lingue), Leo (frequentante il corso scientifico) e Sonia (frequentante il corso di Relazioni internazionali per il marketing), Andrea (frequentante il corso scientifico).
Quanto é stato pesante arrivare fin qui dopo la didattica a distanza causata dalla pandemia?
Lory: "È stato molto pesante. In DAD non si studiava praticamente: trovavi il modo per leggere durante le interrogazioni e il gioco era fatto. Riaffrontare la realtà dopo quasi due anni è stata tosta - tra l'altro io durante il biennio sono stata in DAD e ritornare a scuola con il triennio è stato davvero traumatico".
Leo: "I rapporti interpersonali tra noi ragazzi hanno risentito fortemente degli anni di didattica a distanza. Eravamo in primo superiore quando ci fu il lockdown e poter riallacciare due anni dopo le amicizie fatte tra i banchi i primi mesi di scuola ci ha fatto apprezzare ancora di più i piccoli gesti di amicizia, che prima ritenevamo qualcosa di scontato".
Sonia: "Devo dire che è stato pesante solo durante il terzo anno - quindi 2021-2022 - quando siamo dovuti passare dalla comodità dello stare in casa all'andare a scuola e riprendere un ritmo che in un certo senso non avevamo mai iniziato, poiché abbiamo trascorso solo pochi mesi a scuola prima che iniziasse la DAD. Con il terzo anno abbiamo cambiato corso e automaticamente cambiato anche i professori. Quindi è stato come una sorta di nuovo inizio un po' per tutti".
Andrea: "Dopo la didattica a distanza è stato difficile riprendere i ritmi, soprattutto per il terzo anno che è stato l'anno in cui abbiamo ripreso la didattica in presenza".
Pensi che la DAD abbia rallentato il livello generale di apprendimento di voi studenti?
Lory: "All'inizio si, poi con il tempo, ritornando alle nostre abitudini, è stato tutto più scorrevole".
Leo: "La DAD ci ha portato ad avere non poche lacune nel nostro percorso di apprendimento. Bisogna ammettere che i professori si sono fin da subito adoperati per garantirci lezioni online e supporto didattico, ma sapevamo che la DAD non sarebbe stata efficace quanto le lezioni in presenza. Oggi però, la nostra preparazione è adeguata e ci sentiamo pronti ad affrontare l'esame".
Sonia: "Si, in effetti la DAD ha rallentato il livello di apprendimento di noi studenti. L'ho notato personalmente quando siamo ritornati finalmente tra i banchi di scuola: oltre ad aver rallentato il percorso di studi delle materie in generale, con la DAD è diminuita di gran lunga anche l'attenzione durante una lezione, ma durante il corso dei mesi siamo riusciti ad acquisire di nuovo quella 'voglia' e quella concentrazione che avevamo precedentemente".
Andrea: "A pare mio non ha rallentato il livello di apprendimento".
Cosa pensi delle prove che dovrai affrontare alla maturità?
Lory: "Ho davvero tanta paura. La mia seconda prova scritta è in lingua tedesca - che non è per niente facile da scrivere - ma sono convinta che con una buona esercitazione risulterà tutto più semplice. Forza maturandi 2024!"
Leo: "Molto spesso vengono definite delle prove inutili, che non servono più a nulla. Io ritengo che siano un momento dove è possibile tirare le somme di quanto fatto nel quinquennio di studi superiori. Penso che si comprenda l'importanza della Maturità solo successivamente, magari da adulti, perché grazie all'esame di Stato gli ultimi mesi del quinto anno diventano ricordi indelebili per tutti".
Sonia: "Devo ammettere che ora che si sta avvicinando sempre di più la maturità l'ansia piano piano sale. Mi spaventano maggiormente le prove scritte, e non per una questione di preparazione, ma per il semplice motivo che con lo scritto rendo meno piuttosto che con una prova orale. In questi ultimi due mesi sto mettendo tutta me stessa affinché possa arrivare agli esami il più preparata possibile, e con l'aiuto dei professori devo dire che sto facendo un ottimo lavoro".
Andrea: "Per quanto riguarda le prove che dovrò affrontare alla maturità posso dire di essere stato abbastanza fortunato per la seconda prova scritta, perché è uscita la materia di indirizzo allo scientifico, per il resto le materie esterne non sono andate a mio favore".