Festa patronale a San Ferdinando, il discorso di don Mimmo Marrone

"La giustizia è il baluardo più forte di un regno": questo il tema affrontato da don Mimmo Marrone – parroco della Chiesa San Ferdinando Re – durante il suo discorso conclusivo al termine della processione del simulacro del santo patrono, avvenuta nella giornata di ieri. Presenti alla processione tutti i sacerdoti del paese, la sindaca Arianna Camporeale, accompagnata dai vari assessori.

Un discorso – quello di don Mimmo – cominciato come una lettera aperta su Facebook del santo patrono per consegnare al popolo sanferdinandese "il criterio che ha guidato l'arte del suo buon governo". Affronta così vari settori, ambiti, situazioni e fasce d'età che contraddistinguono il paese ofantino.

Giustizia nei rapporti di lavoro
"Il vostro impegno e il duro lavoro degli agricoltori e degli operai sono la spina dorsale della vostra prosperità. È essenziale che tutti i lavoratori siano trattati con equità e rispetto, ricevendo una retribuzione giusta e lavorando in condizioni sicure. Non tollerate lo sfruttamento o il mancato rispetto delle normative sul lavoro. Ognuno ha il diritto di lavorare in un ambiente sicuro, dove i rischi per la salute e la sicurezza sono minimizzati. Denunciate e combattete ogni forma di sfruttamento o manipolazione delle condizioni di lavoro" - afferma con convinzione don Mimmo.

Giustizia e dovere di pagare le tasse
"Rientra altresì nella virtù della giustizia pagare delle tasse. La giustizia ci chiama a dare a ciascuno ciò che gli è dovuto, e questo include il contributo al bene comune attraverso le nostre risorse. Pagare le tasse è un modo concreto per sostenere i servizi e le infrastrutture che beneficiano tutti, specialmente i più vulnerabili. È un atto di responsabilità e solidarietà che riflette il nostro impegno a vivere secondo i principi del Vangelo, promuovendo il bene comune e il rispetto delle leggi giuste." - afferma il parroco della Chiesa Madre concentrandosi sui principi del Vangelo.

Giustizia ambientale e crisi idrica

"Un particolare pensiero lo rivolgo a voi, cari agricoltori di San Ferdinando di Puglia. Vi parlo oggi con il cuore colmo di affetto e compassione per le difficoltà che state affrontando. So che i vostri campi, una volta fertili, sono diventati aridi, e che il frutto del vostro duro lavoro viene spesso vanificato dalla mancanza d'acqua. Vedo il vostro sconforto e sento la vostra supplica non come un grido di rabbia, ma come un appello disperato alla speranza e alla giustizia. In questo momento di prova, vi invito a non perdere la fiducia. Non siete soli: sono qui con voi, a intercedere affinché le vostre preghiere siano ascoltate e affinché coloro che hanno il potere di cambiare le cose agiscano con saggezza e giustizia. Vi esorto a continuare a lavorare la terra con rispetto e amore, utilizzando le risorse che avete a disposizione in modo sostenibile" - riferendosi ai danni idrici che hanno sconvolto il lavoro di numerosi agricoltori sanferdinandesi.

Giustizia economica

"In una comunità agricola come la vostra, è essenziale che le opportunità economiche siano accessibili a tutti. Le piccole aziende agricole devono avere la possibilità di competere in un mercato equo. Promuovete politiche che favoriscano la crescita equa e sostenibile di tutte le imprese. Siate vigili contro le frodi a danno dei fondi agricoli europei e garantite che questi siano utilizzati correttamente. Avverto con tristezza che si è sviluppato un welfare mafioso, una rete di supporto basata sulla prevaricazione che purtroppo appare come l'unica alternativa a chi ha fame di lavoro. Questo sistema minaccia la vostra libertà e il vostro futuro. Non lasciatevi sedurre da false promesse e soluzioni facili. La giustizia e l'onestà sono le uniche vie per costruire una comunità sana e prospera".

Giustizia nella gestione della cosa pubblica

"Come vostro patrono, accompagno questa comunità dal 1847, anno della sua fondazione. In questi anni ho osservato con orgoglio i vostri progressi materiali, ma non sempre a fronte di questo benessere ho notato un pari progresso etico e spirituale. Il benessere materiale non deve farci dimenticare i valori morali che sono alla base di una società giusta e solidale. Con rammarico devo constatare che in questa comunità è diminuita la povertà materiale, ma è cresciuta notevolmente la povertà valoriale. A voi responsabili della pubblica amministrazione compete l'osservanza della giustizia e dell'onestà più di ogni altro cittadino. La vostra dedizione alla giustizia è fondamentale per garantire il benessere e la fiducia della comunità" - evidenziando il ruolo fondamentale dell'amministrazione comunale.

Ai giovani

"Un ultimo appello desidero rivolgerlo ai giovani. Vi parlo con il cuore colmo di speranza e fiducia in voi. Siete il futuro, la forza viva della nostra comunità, e su di voi si poggia la costruzione di un mondo più giusto e solidale. Non dimenticate mai i valori che ci guidano: la giustizia, l'onestà e la responsabilità verso gli altri. Vi incoraggio a essere coraggiosi, a non piegarvi mai di fronte alle difficoltà, e a lottare sempre per ciò che è giusto. Il vostro impegno e la vostra integrità sono il baluardo più forte della convivenza civile". Termina così: "Siate la luce che illumina il cammino verso un futuro migliore. Carissimi, insieme, uomini e donne, giovani, adulti e anziani, costruiamo una storia degna di essere vissuta. E anche la nostra città cambierà volto".