Vita di città
Furti a San Ferdinando di Puglia: risponde il comandante dei Carabinieri Bat
Intervista al colonnello Massimiliano Galasso sul fenomeno dei furti di auto e nelle abitazioni negli ultimi mesi
San Ferdinando - martedì 23 gennaio 2024
"Ce la stiamo mettendo tutta. Stiamo guardando tutto quello che è sicurezza e possibilità di dare a questi comuni, a queste aree una crescita economica e sociale che sia onnicomprensiva", questa una delle affermazioni del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Massimiliano Galasso durante l'intervista a cura della redazione di SanFerdinandoViva con riferimento ai furti di veicoli e all'interno delle abitazioni che si sono perpetrati nell'ultimo periodo nel comune di San Ferdinando di Puglia.
Di che natura sono questi furti di veicoli, nelle case? Sono furti su commissione?
"Il sistema di furti di veicoli sicuramente fa capo a una rete, chiamarla organizzazione significherebbe darle un taglio tecnico che in questo momento non mi sento di dare – inizia così il comandante - sicuramente c'è una situazione di rete, cioè se esistono dei furti di veicoli è perché qualcuno compra ricambi di auto e sta scemando sempre di più il fenomeno del cavallo di ritorno che vediamo sempre meno".
Continua il col. Galasso facendo riferimento e indicando una serie di statistiche: "Per quanto riguarda l'incidenza di questo fenomeno, dobbiamo dire che con grande soddisfazione abbiamo registrato un -20% in tutto il territorio provinciale negli ultimi quattro mesi dell'anno – continua incentrandosi sul comune di San Ferdinando - ho fatto un focus su San Ferdinando, proprio perché stiamo parlando di questo comune, se noi vediamo i dati del 2022 con i dati del 2023, siamo più o meno sullo stesso numero di reati contro il patrimonio, parliamo quindi di furti in generale. Se andiamo a fare un focus invece sugli ultimi quattro mesi, c'è una regressione di quasi il 30% di furti nel territorio di San Ferdinando. Significa che siamo andati molto bene e stiamo andando bene".
Ma i dati positivi non fermano l'attività dei carabinieri: "Naturalmente non ci fermiamo perché è un tipo di attività che stiamo implementando, lo vedete tutti i giorni, stiamo battendo questi territori come probabilmente non è stato mai fatto. Abbiamo rinforzato la stazione dei carabinieri, stiamo dando supporto con lo squadrone cacciatori, con gli equipaggi dell'undicesimo reggimento Puglia, alcuni equipaggi della compagnia di Barletta. Per cui stiamo mettendo tutto quello che è a nostra disposizione per dare un senso di sicurezza a questa cittadina, così come le omologhe cittadine della sub ofantina che abbiamo individuato come dei settori possibilmente critici della nostra provincia e poi naturalmente perché qua, essendo l'unica forza di polizia in tutti i comuni, sicuramente l'unica a competenza generale - perché poi abbiamo il presidio della Guardia di Finanza a Margherita - ci sentiamo ancora più responsabili di quello che accade". Coloro che attuano i furti sono persone del territorio o sono esterni al territorio?
"Come dicevo il fenomeno non possiamo localizzarlo solo in un comune, dobbiamo farne un discorso di rete, stiamo lavorando all'unisono con le province di Bari e le province di Foggia. Perché il fenomeno è trasversale a quest'area. Per cui sicuramente ci sono anche dei personaggi che fanno riferimento all'area di San Ferdinando però diciamo che non è l'unico problema che abbiamo. Osservarlo con un'ottica comunale sarebbe un errore, sarebbe guardare dal buco della serratura e invece noi dobbiamo avere una visione molto più ampia".
Lei pensa che si possa fare ancora di più per far sentire i sanferdinandesi più al sicuro?
"Si può fare sempre di più, è quello che stiamo facendo. Però mi sento di dire che queste aree 'cerniera' - che erano a cavallo tra Foggia e Bari - stanno vedendo finalmente l'importanza di avere degli organi provinciali e quindi con tutto quello che stiamo mettendo in campo sicuramente i risultati già ci sono stati, sono evidenti e continueranno ad esserci. Perché sicuramente il problema dei reati contro il patrimonio è un problema che viene avvertito dalla cittadinanza ma non è l'unico problema. Stiamo lavorando su tutti quelli che sono i lati della sicurezza per migliorare la qualità di vita di questi comuni".
Quindi pensa che San Ferdinando, che è sempre stato un posto prevalentemente sicuro, possa esserlo ancora e che quindi gli abitanti possano tranquillamente camminare senza avere particolarmente timore?
"I dati non sono così allarmanti, ovviamente in posti così piccoli qualsiasi reato viene avvertito come un allarme speciale e c'è una cassa di risonanza non da poco".
Continua il comandante Galasso facendo riferimento ad un evento sventato: "Mi piace ricordare che la sera stessa che abbiamo riaperto la stazione dei carabinieri c'è stato il tentativo di un evento, di un'esplosione ad un bancomat del comune e i malviventi sono stati messi in fuga perché c'era l'equipaggio della stazione, cosa che probabilmente non sarebbe potuta succedere una settimana prima. Quindi ce la stiamo mettendo tutta, però ripeto, il senso di sicurezza non finisce qua. Noi non stiamo guardando - come dicevo prima - solo un lato del fenomeno, ma stiamo guardando tutto quello che è sicurezza e possibilità di dare a questi comuni, a queste aree una crescita economica, sociale che sia onnicomprensiva".
Di che natura sono questi furti di veicoli, nelle case? Sono furti su commissione?
"Il sistema di furti di veicoli sicuramente fa capo a una rete, chiamarla organizzazione significherebbe darle un taglio tecnico che in questo momento non mi sento di dare – inizia così il comandante - sicuramente c'è una situazione di rete, cioè se esistono dei furti di veicoli è perché qualcuno compra ricambi di auto e sta scemando sempre di più il fenomeno del cavallo di ritorno che vediamo sempre meno".
Continua il col. Galasso facendo riferimento e indicando una serie di statistiche: "Per quanto riguarda l'incidenza di questo fenomeno, dobbiamo dire che con grande soddisfazione abbiamo registrato un -20% in tutto il territorio provinciale negli ultimi quattro mesi dell'anno – continua incentrandosi sul comune di San Ferdinando - ho fatto un focus su San Ferdinando, proprio perché stiamo parlando di questo comune, se noi vediamo i dati del 2022 con i dati del 2023, siamo più o meno sullo stesso numero di reati contro il patrimonio, parliamo quindi di furti in generale. Se andiamo a fare un focus invece sugli ultimi quattro mesi, c'è una regressione di quasi il 30% di furti nel territorio di San Ferdinando. Significa che siamo andati molto bene e stiamo andando bene".
Ma i dati positivi non fermano l'attività dei carabinieri: "Naturalmente non ci fermiamo perché è un tipo di attività che stiamo implementando, lo vedete tutti i giorni, stiamo battendo questi territori come probabilmente non è stato mai fatto. Abbiamo rinforzato la stazione dei carabinieri, stiamo dando supporto con lo squadrone cacciatori, con gli equipaggi dell'undicesimo reggimento Puglia, alcuni equipaggi della compagnia di Barletta. Per cui stiamo mettendo tutto quello che è a nostra disposizione per dare un senso di sicurezza a questa cittadina, così come le omologhe cittadine della sub ofantina che abbiamo individuato come dei settori possibilmente critici della nostra provincia e poi naturalmente perché qua, essendo l'unica forza di polizia in tutti i comuni, sicuramente l'unica a competenza generale - perché poi abbiamo il presidio della Guardia di Finanza a Margherita - ci sentiamo ancora più responsabili di quello che accade". Coloro che attuano i furti sono persone del territorio o sono esterni al territorio?
"Come dicevo il fenomeno non possiamo localizzarlo solo in un comune, dobbiamo farne un discorso di rete, stiamo lavorando all'unisono con le province di Bari e le province di Foggia. Perché il fenomeno è trasversale a quest'area. Per cui sicuramente ci sono anche dei personaggi che fanno riferimento all'area di San Ferdinando però diciamo che non è l'unico problema che abbiamo. Osservarlo con un'ottica comunale sarebbe un errore, sarebbe guardare dal buco della serratura e invece noi dobbiamo avere una visione molto più ampia".
Lei pensa che si possa fare ancora di più per far sentire i sanferdinandesi più al sicuro?
"Si può fare sempre di più, è quello che stiamo facendo. Però mi sento di dire che queste aree 'cerniera' - che erano a cavallo tra Foggia e Bari - stanno vedendo finalmente l'importanza di avere degli organi provinciali e quindi con tutto quello che stiamo mettendo in campo sicuramente i risultati già ci sono stati, sono evidenti e continueranno ad esserci. Perché sicuramente il problema dei reati contro il patrimonio è un problema che viene avvertito dalla cittadinanza ma non è l'unico problema. Stiamo lavorando su tutti quelli che sono i lati della sicurezza per migliorare la qualità di vita di questi comuni".
Quindi pensa che San Ferdinando, che è sempre stato un posto prevalentemente sicuro, possa esserlo ancora e che quindi gli abitanti possano tranquillamente camminare senza avere particolarmente timore?
"I dati non sono così allarmanti, ovviamente in posti così piccoli qualsiasi reato viene avvertito come un allarme speciale e c'è una cassa di risonanza non da poco".
Continua il comandante Galasso facendo riferimento ad un evento sventato: "Mi piace ricordare che la sera stessa che abbiamo riaperto la stazione dei carabinieri c'è stato il tentativo di un evento, di un'esplosione ad un bancomat del comune e i malviventi sono stati messi in fuga perché c'era l'equipaggio della stazione, cosa che probabilmente non sarebbe potuta succedere una settimana prima. Quindi ce la stiamo mettendo tutta, però ripeto, il senso di sicurezza non finisce qua. Noi non stiamo guardando - come dicevo prima - solo un lato del fenomeno, ma stiamo guardando tutto quello che è sicurezza e possibilità di dare a questi comuni, a queste aree una crescita economica, sociale che sia onnicomprensiva".