Vita di città
Gli aiuti erogati dal Comune in un anno di pandemia
Camporeale: «Continueremo a sostenere famiglie e attività»
San Ferdinando - lunedì 26 aprile 2021
18.25
«Accogliete tutti, senza distinzione». È questo il motto che seguono gli operatori dei servizi sociali a San Ferdinando di Puglia. Con lo scoppio della pandemia da Coronavirus il passaggio da crisi sanitaria a crisi economica è stato immediato in tutta Italia. «Oltre alle risorse inviate dal Governo, come Comune abbiamo messo in campo ulteriori risorse a sostegno della famiglie e delle attività commerciali in difficoltà», ha affermato il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Arianna Camporeale. Numerosi nuclei familiari rimasti senza reddito e i negozi chiusi improvvisamente dai diversi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in chiave anti contagio. «Per le famiglie colpite dal virus abbiamo svolto un servizio totalmente gratuito di consegna a domicilio di spesa e farmaci - ha continuato Camporeale -. Lo stesso abbiamo fatto per gli anziani soli e costretti in casa con la consegna di pasti caldi». Un pensiero è stato rivolto anche alle palestre a alle associazioni sportive con un contributo di 500 euro.
Questi sono i dati raccolti dal 2020, cioè in un anno. Nel dettaglio i numeri sono così divisi:
- contributi economici a 149 nuclei familiari,
- contributo Covid a 31 nuclei familiari,
- consegna farmaci a 65 famiglie,
Questi sono i dati raccolti dal 2020, cioè in un anno. Nel dettaglio i numeri sono così divisi:
- contributi economici a 149 nuclei familiari,
- contributo Covid a 31 nuclei familiari,
- buoni spesa a 769 nuclei familiari ad aprile 2020,
- buoni spesa a 554 nuclei familiari a dicembre 2020,
- buoni spesa a 554 nuclei familiari a dicembre 2020,
- pacchi alimentari a 20 nuclei familiari.
Supporto famiglie con covid:
- beni prima necessità a 140 famiglie,
- consegna farmaci a 65 famiglie,
- supporto psicologico a 433 nuclei familiari,
- pasti a domicilio per 336 famiglie indigenti ed anziani in condizioni di solitudine e sprovvisti di una rete umana,
- assegni al nucleo per un totale di 83 beneficiari.
«Il lavoro non è finito qui - ha sottolineato il vicesindaco -. Adesso stiamo erogando aiuti alle attività che forniscono servizi alla persona, quindi barbieri, parrucchieri ed estetisti che sono rimasti totalmente chiusi per diverso tempo». La donazione di pacchi alimentari non è mai stata interrotta. La Giunta comunale ha approvato un nuovo progetto "Operiamo in Comune" che darà la possibilità ai cittadini, che non percepiscono reddito di cittadinanza o di dignità, di svolgere lavori socialmente utili retribuiti. In questo modo oltre all'aspetto economico viene data importanza alla dignità della persona.