Politica
«I presidenti di seggio sono sempre i soliti noti»
La denuncia di Dipace, storico esponente del Movimento cinque stelle
San Ferdinando - lunedì 4 maggio 2015
19.22
«Da anni a San Ferdinando i presidenti di seggio sono sempre gli stessi». È quanto sostiene Luigi Cassio Dipace, storico attivista del Movimento cinque stelle, che ha sollevato la questione presentando un esposto-denuncia al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e al presidente facente funzioni della corte d'Appello di Bari. «Io sono iscritto nell'albo dei presidenti di seggio da tantissimi anni – sostiene Dipace – ma quelli scelti ad ogni consultazione elettorale o referendaria erano e sono sempre gli stessi».
Questa non è la prima volta che l'attivista grillino denuncia la questione. Il primo esposto fu presentato nel '99 e la risposta fu che «il 40% delle nomine dei presidenti di seggio venivano effettuate in favore di chi non aveva svolto tale incarico, ma coloro che avevano già ricoperto tale incarico almeno una volta venivano comunque preferiti». Successivamente un'altra missiva da parte del presidente della corte d'Appello di Bari spiegava che «per la nomina dei nuovi presidenti di seggio si doveva procedere mediante estrazione a sorte tra gli iscritti negli albi in questione, adottando criteri di rotazione». Non contento della risposta, Dipace nel 2000 inviò un altro esposto all'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per denunciare la questione. Ma a nulla servì anche quella segnalazione. «Da allora sono trascorsi diversi anni – conclude Dipace – ci sono state diverse consultazioni elettorali e referendarie, ma i presidenti di seggio sono sempre i soliti noti».
Questa non è la prima volta che l'attivista grillino denuncia la questione. Il primo esposto fu presentato nel '99 e la risposta fu che «il 40% delle nomine dei presidenti di seggio venivano effettuate in favore di chi non aveva svolto tale incarico, ma coloro che avevano già ricoperto tale incarico almeno una volta venivano comunque preferiti». Successivamente un'altra missiva da parte del presidente della corte d'Appello di Bari spiegava che «per la nomina dei nuovi presidenti di seggio si doveva procedere mediante estrazione a sorte tra gli iscritti negli albi in questione, adottando criteri di rotazione». Non contento della risposta, Dipace nel 2000 inviò un altro esposto all'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per denunciare la questione. Ma a nulla servì anche quella segnalazione. «Da allora sono trascorsi diversi anni – conclude Dipace – ci sono state diverse consultazioni elettorali e referendarie, ma i presidenti di seggio sono sempre i soliti noti».