Attualità
Il calo delle bollette del gas aiuta famiglie e imprese
Secondo le analisi Coldiretti, la Puglia è la sesta regione italiana per consumi
San Ferdinando - martedì 2 maggio 2023
l calo delle bollette del gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo, con la Puglia che si classifica sesta in Italia per consumi. È quanto sostenuto da Coldiretti Puglia in riferimento al taglio del 13,4% delle bollette del gas a marzo rispetto a febbraio e al calo del 55,3% delle bollette della luce nel secondo trimestre a partire dal primo aprile da parte di Arera.
La Puglia risulta la sesta regione in Italia per consumo di gas naturale, pari a 4,6 miliardi di metri cubi nel 2020 sul totale di 70 miliardi in base ai dati Snam.
La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare. Il costo dell'energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare. La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno dei consumi totali, secondo l'analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea.
Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza energetica dall'estero è utile la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, oltre alla ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery.
«Dall'allevamento di mucche si ricavano non solo il latte e i formaggi che vengono venduti direttamente ai consumatori ma anche un biogas di qualità per la auto a metano» hanno spiegato da Coldiretti. «I liquami e il letame prodotti in stalla dalle mucche vengono mescolati ai residui della lavorazione dei cereali per l'alimentazione degli animali, dalla paglia agli stocchi di mais, e messi a fermentare in un impianto che somiglia a una sorta di grande pentola a pressione". Il gas prodotto viene quindi trasferito in un impianto di upgrading dove viene completamente purificato e stoccato in grandi bombole che alimentano il distributore, capace di fare il pieno a 100 macchine al giorno mentre gli scarti vengono usati per concimare i terreni. Il primo distributore a km zero sta riscuotendo un successo clamoroso con decine di automobilisti in fila per fare il pieno "a km zero", peraltro molto più conveniente».
Con gli aumenti di elettricità e gas, la promozione di rete energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l'aumento dei costi per famiglie e imprese. «In questo senso l'agricoltura gioca un ruolo strategico. Partendo, ad esempio, dall'utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – hanno aggiunto da Coldiretti Puglia – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green».
Per l'organizzazione dei coltivatori «è importante cogliere le opportunità che vengono dall'economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico "intelligente" che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. È importante sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al gestore dei servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere».
La Puglia risulta la sesta regione in Italia per consumo di gas naturale, pari a 4,6 miliardi di metri cubi nel 2020 sul totale di 70 miliardi in base ai dati Snam.
La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare. Il costo dell'energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare. La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno dei consumi totali, secondo l'analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea.
Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza energetica dall'estero è utile la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, oltre alla ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery.
«Dall'allevamento di mucche si ricavano non solo il latte e i formaggi che vengono venduti direttamente ai consumatori ma anche un biogas di qualità per la auto a metano» hanno spiegato da Coldiretti. «I liquami e il letame prodotti in stalla dalle mucche vengono mescolati ai residui della lavorazione dei cereali per l'alimentazione degli animali, dalla paglia agli stocchi di mais, e messi a fermentare in un impianto che somiglia a una sorta di grande pentola a pressione". Il gas prodotto viene quindi trasferito in un impianto di upgrading dove viene completamente purificato e stoccato in grandi bombole che alimentano il distributore, capace di fare il pieno a 100 macchine al giorno mentre gli scarti vengono usati per concimare i terreni. Il primo distributore a km zero sta riscuotendo un successo clamoroso con decine di automobilisti in fila per fare il pieno "a km zero", peraltro molto più conveniente».
Con gli aumenti di elettricità e gas, la promozione di rete energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l'aumento dei costi per famiglie e imprese. «In questo senso l'agricoltura gioca un ruolo strategico. Partendo, ad esempio, dall'utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – hanno aggiunto da Coldiretti Puglia – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green».
Per l'organizzazione dei coltivatori «è importante cogliere le opportunità che vengono dall'economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico "intelligente" che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. È importante sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al gestore dei servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere».