Attualità
Il consiglio comunale dice no al cibo sintetico
Sottoscritta l'adesione ad una campagna di Coldiretti
San Ferdinando - mercoledì 30 novembre 2022
12.10
Il Consiglio comunale di San Ferdinando di Puglia si schiera a sostegno della petizione avviata da Coldiretti contro il cibo sintetico. È stato infatti approvato, nella riunione di mercoledì 30 novembre, l'ordine del giorno presentato dal presidente Andrea Patruno.
Mentre il dibattito si sviluppa a livello europeo, allevatori e produttori associati provano a porre un argine di importanza condivisa anche con gli Enti locali, cercando di bilanciare ecosostenibilità, salute e costi. «Esiste innanzitutto una ragione ambientale: la produzione di cibo sintetico comporta un notevole dispendio di energia, maggiore rispetto alla filiera tradizionale» ha commentato Patruno. «Siamo inoltre convinti che costituisca anche un danno per le nostre produzioni di qualità, che abbiamo il dovere di potenziare, difendendo le nostre eccellenze: carciofi e conserve, pesche, uva e vino, olio e olive» ha aggiunto.
Né si ha la garanzia della sicurezza di prodotti alimentari sintetici per il consumatore. In attesa di riscontri scientifici e di una opportuna legislazione in materia, l'adesione di San Ferdinando di Puglia alla crociata in favore del cibo "made in Italy" assume anche connotati sociali: «Brevetti e tecnologie alla base della produzione di cibo sintetico hanno costi elevatissimi, appannaggio esclusivo delle multinazionali, a danno dei nostri produttori locali. Uno squilibrio su cui sentiamo il dovere di intervenire concretamente, a tutela della giustizia sociale» ha concluso il presidente del consiglio comunale.
Mentre il dibattito si sviluppa a livello europeo, allevatori e produttori associati provano a porre un argine di importanza condivisa anche con gli Enti locali, cercando di bilanciare ecosostenibilità, salute e costi. «Esiste innanzitutto una ragione ambientale: la produzione di cibo sintetico comporta un notevole dispendio di energia, maggiore rispetto alla filiera tradizionale» ha commentato Patruno. «Siamo inoltre convinti che costituisca anche un danno per le nostre produzioni di qualità, che abbiamo il dovere di potenziare, difendendo le nostre eccellenze: carciofi e conserve, pesche, uva e vino, olio e olive» ha aggiunto.
Né si ha la garanzia della sicurezza di prodotti alimentari sintetici per il consumatore. In attesa di riscontri scientifici e di una opportuna legislazione in materia, l'adesione di San Ferdinando di Puglia alla crociata in favore del cibo "made in Italy" assume anche connotati sociali: «Brevetti e tecnologie alla base della produzione di cibo sintetico hanno costi elevatissimi, appannaggio esclusivo delle multinazionali, a danno dei nostri produttori locali. Uno squilibrio su cui sentiamo il dovere di intervenire concretamente, a tutela della giustizia sociale» ha concluso il presidente del consiglio comunale.