Attualità
Il "Mosaico Timoteano", opera dell'artista Michele Todisco
Da San Ferdinando di Puglia a Termoli per celebrare il vescovo santo
San Ferdinando - giovedì 6 maggio 2021
16.49
Un mosaico di 350 metri quadrati. Uno dei più grandi presenti nel Sud Italia. Realizzato con la tecnica a "opus diretto", cioè i tasselli sono stati inseriti direttamente sul muro, dall'artista di San Ferdinando di Puglia Michele Todisco. L'opera di dimensioni mastodontiche rappresenta scena della vita di San Timoteo. Si trova nella chiesa che porta il nome del santo a Termoli in Molise. Il "Mosaico Timoteano" è stato commissionato dalla diocesi nell'abito dei lavori di ristrutturazione del tempio. «Il lavoro è stato svolto da manodopera sanferdinandese - ha tenuto a specificare Todisco -. Il mosaico è stato realizzato sul lastre che poi sono state assemblate sulle pareti absidali. I tasselli sono di diversi materiale: resina, marmo, oro veneziani e pietre preziose. L'assemblaggio è durato 11 mesi». La tecnica utilizzata ha donato all'opera una tridimensionalità quasi fosse un basso rilievo e non il classico mosaico piatto. Diverse sono le opere realizzate da Todisco per le diocesi d'Italia. Sul territorio ofantino sue sono le vetrate della chiesa matrice di San Ferdinando Re, il mosaico dell'altare e la scultura raffigurante Cristo pescatore di uomini sulla facciata della parrocchia Beata Maria Vergine Ausiliatrice a Margherita di Savoia.
Il mosaico verrà presentato ai fedeli con la riapertura al culto della chiesa di San Timoteo domenica 9 maggio, a ridosso della festa patronale. Secondo quanto è stato svelato dalle foto diffuse dalla diocesi di Termoli il mosaico rappresenta scene della vita del santo: la nomina di vescovo di Efeso da parte di San Paolo che lo convertì alla fede cristiana e lo scelse come "figlio nella fede" nei suoi cammini eleggendo suo primo discepolo; il ritrovamento del corpo del vescovo santo avvenuto l'11 maggio del 1945 quando al termine della Seconda Guerra Mondiale un muratore durante i lavori di ripristino dei luoghi della cattedrale trovò un loculo con una lapide e un'incisione latina "Nel nome di Cristo. Amen. Nell'anno del Signore 1239. Qui riposa il corpo del Beato Timoteo discepolo del beato Apostolo, nascosto dal venerabile Vescovo Stefano insieme con il Capitolo di Termoli"; Papa Francesco che incensa il corpo di San Timoteo venerato sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Chiesa Ortodossa.
Il mosaico verrà presentato ai fedeli con la riapertura al culto della chiesa di San Timoteo domenica 9 maggio, a ridosso della festa patronale. Secondo quanto è stato svelato dalle foto diffuse dalla diocesi di Termoli il mosaico rappresenta scene della vita del santo: la nomina di vescovo di Efeso da parte di San Paolo che lo convertì alla fede cristiana e lo scelse come "figlio nella fede" nei suoi cammini eleggendo suo primo discepolo; il ritrovamento del corpo del vescovo santo avvenuto l'11 maggio del 1945 quando al termine della Seconda Guerra Mondiale un muratore durante i lavori di ripristino dei luoghi della cattedrale trovò un loculo con una lapide e un'incisione latina "Nel nome di Cristo. Amen. Nell'anno del Signore 1239. Qui riposa il corpo del Beato Timoteo discepolo del beato Apostolo, nascosto dal venerabile Vescovo Stefano insieme con il Capitolo di Termoli"; Papa Francesco che incensa il corpo di San Timoteo venerato sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Chiesa Ortodossa.