Vita di città
Inaugurata villa comunale "Giuseppe Di Vittorio" a San Ferdinando
Sindaco Lamacchia: «Opera data alla città. Cittadini abbiano cura»
San Ferdinando - sabato 13 febbraio 2016
18.19
Un'opera pubblica a servizio dei cittadini, infatti i primi custodi sono proprio loro. Non solo scivoli, altalene e ping pong, ma la nuova villa comunale di San Ferdinando di Puglia sta a significare che tutto sommato questa crisi politica non sta avendo effetti devastanti sulla città. «Riapriamo ai sanferdinandesi - afferma il sindaco Michele Lamacchia - il parco "Giuseppe Di Vittorio" - sindacalista e politico esemplare del territorio - che negli ultimi anni era stato abbandonato. Adesso è ripulito, verde e non c'è più la recinzione per permettere l'accesso a tutti i cittadini. Lo consegniamo nelle mani degli abitanti, con la speranza che non venga distrutto ma conservato. Noi siamo un'amministrazione che produce cultura e infrastrutture per la città».
Un pezzo di storia intitolato a un gigante della politica e del sindacalismo, Giuseppe Di Vittorio, e che, fra stampelle politiche e scontri all'interno degli stessi schieramenti, ritorna a disposizione dei visitatori. «Il terreno - afferma don Mimmo Marrone, parroco della chiesa di San Ferdinando Re - originariamente era di proprietà della chiesa madre. Intorno al 1980 c'è stata l'esproprio da parte del Comune per realizzare il nuovo Palazzo di Città e la villa che lungo gli anni è stata abbandonata, tanto da richiedere la necessaria ristrutturazione per essere donata alla città. Mi auguro che i cittadini si dimostrino all'altezza del dono ricevuto».
Un pezzo di storia intitolato a un gigante della politica e del sindacalismo, Giuseppe Di Vittorio, e che, fra stampelle politiche e scontri all'interno degli stessi schieramenti, ritorna a disposizione dei visitatori. «Il terreno - afferma don Mimmo Marrone, parroco della chiesa di San Ferdinando Re - originariamente era di proprietà della chiesa madre. Intorno al 1980 c'è stata l'esproprio da parte del Comune per realizzare il nuovo Palazzo di Città e la villa che lungo gli anni è stata abbandonata, tanto da richiedere la necessaria ristrutturazione per essere donata alla città. Mi auguro che i cittadini si dimostrino all'altezza del dono ricevuto».