Scuola e Lavoro
Italia Viva Bat, Fase 2: «Paese riparte ma scuole ancora no»
Nota dei vertici provinciali del partito
San Ferdinando - lunedì 1 giugno 2020
17.31
Pubblichiamo una nota dei vertici provinciali del partito Italia Viva Gabriella Baldini e Ruggiero Crudele.
«Siamo in Fase2, il Paese riparte ma purtroppo con le scuole ancora chiuse.
Sul tema, è forte ed evidente l'impegno prioritario di ItaliaViva, anche a rischio di pregiudizievoli reprimende mediatiche di alleati e avversari, e dalla nostra Provincia lavoriamo a stretto contatto con lo staff nazionale e i Gruppi Parlamentari, insieme alla referente provinciale BAT sul tema, Nunzia Di Gennaro del Comitato Spinazzola Viva, per assicurare al sistema educativo integrato la massima valorizzazione.
Un'attenzione importante su cui si è concentrato il nostro impegno con i parlamentari di Italia Viva, è stata rivolta alle scuole paritarie. Certo, quando si parla di scuola c'è una resistenza ideologica annosa di chi sottolinea `pubblica" per contrapporla alla "privata", dimenticando che con la L. 62/2000 si è definito il "sistema di istruzione nazionale che si compone di scuole statali e scuole non statali ( paritarie)", con queste ultime, a pieno titolo attrici del sistema di istruzione pubblica, che soddisfanno controlli e normative nazionali e regionali. Anche chi si appella agli incostituzionali "oneri per lo Stato", cade in errore, limitandosi al terzo comma dell'articolo 33 senza leggere il quarto per cui la legge "deve assicurare ad esse (le paritarie) piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali".
In questo quadro di riconoscimento del ruolo pubblico delle paritarie, i loro ragazzi sono alunni del sistema scolastico e gli insegnanti fanno parte del sistema nazionale, forte è stato il nostro impegno per assicurare il giusto contributo a questi Enti, con la Ministra Bonetti che ha insistito nel DL Rilancio per l'inserimento di fondi per le scuole paritarie, "che in molte parti del Paese assicurano il diritto all'educazione dai nidi fino all'adolescenza" e "se lo Stato sostiene le spese per la sicurezza degli ambienti scolastici, deve farlo anche per le paritarie, a tutela degli studenti". E quindi, con le proposte varate da ItaliaViva, il DL Rilancio stanzia 150 milioni per la scuola paritaria, di cui 65 milioni per le mancate rette dei nidi e asili 0-6 anni e 70 milioni per le scuole da 6 anni in su.
Altre risorse sono previste nel Family Act per riconoscere le spese educative come spese che la famiglia mette in campo e con un occhio particolare alle scuole per l'infanzia, che vede metà del servizio tra 0 e 3 anni svolto da nidi privati e dove più di un terzo sono le private comunali o paritarie. Ancora altre proposte sono in campo, a cominciare da detraibilità e deducibilità delle rette, per finire all'8 per mille per scopi educativi che la Cei ha chiesto di poter utilizzare anche per gli istituti paritari cattolici, riconoscendone il compito educativo per il bene comune».
Gabriella Baldini, Ruggiero Crudele
coordinatori provinciali BAT ItaliaViva
«Siamo in Fase2, il Paese riparte ma purtroppo con le scuole ancora chiuse.
Sul tema, è forte ed evidente l'impegno prioritario di ItaliaViva, anche a rischio di pregiudizievoli reprimende mediatiche di alleati e avversari, e dalla nostra Provincia lavoriamo a stretto contatto con lo staff nazionale e i Gruppi Parlamentari, insieme alla referente provinciale BAT sul tema, Nunzia Di Gennaro del Comitato Spinazzola Viva, per assicurare al sistema educativo integrato la massima valorizzazione.
Un'attenzione importante su cui si è concentrato il nostro impegno con i parlamentari di Italia Viva, è stata rivolta alle scuole paritarie. Certo, quando si parla di scuola c'è una resistenza ideologica annosa di chi sottolinea `pubblica" per contrapporla alla "privata", dimenticando che con la L. 62/2000 si è definito il "sistema di istruzione nazionale che si compone di scuole statali e scuole non statali ( paritarie)", con queste ultime, a pieno titolo attrici del sistema di istruzione pubblica, che soddisfanno controlli e normative nazionali e regionali. Anche chi si appella agli incostituzionali "oneri per lo Stato", cade in errore, limitandosi al terzo comma dell'articolo 33 senza leggere il quarto per cui la legge "deve assicurare ad esse (le paritarie) piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali".
In questo quadro di riconoscimento del ruolo pubblico delle paritarie, i loro ragazzi sono alunni del sistema scolastico e gli insegnanti fanno parte del sistema nazionale, forte è stato il nostro impegno per assicurare il giusto contributo a questi Enti, con la Ministra Bonetti che ha insistito nel DL Rilancio per l'inserimento di fondi per le scuole paritarie, "che in molte parti del Paese assicurano il diritto all'educazione dai nidi fino all'adolescenza" e "se lo Stato sostiene le spese per la sicurezza degli ambienti scolastici, deve farlo anche per le paritarie, a tutela degli studenti". E quindi, con le proposte varate da ItaliaViva, il DL Rilancio stanzia 150 milioni per la scuola paritaria, di cui 65 milioni per le mancate rette dei nidi e asili 0-6 anni e 70 milioni per le scuole da 6 anni in su.
Altre risorse sono previste nel Family Act per riconoscere le spese educative come spese che la famiglia mette in campo e con un occhio particolare alle scuole per l'infanzia, che vede metà del servizio tra 0 e 3 anni svolto da nidi privati e dove più di un terzo sono le private comunali o paritarie. Ancora altre proposte sono in campo, a cominciare da detraibilità e deducibilità delle rette, per finire all'8 per mille per scopi educativi che la Cei ha chiesto di poter utilizzare anche per gli istituti paritari cattolici, riconoscendone il compito educativo per il bene comune».
Gabriella Baldini, Ruggiero Crudele
coordinatori provinciali BAT ItaliaViva