Scuola e Lavoro
La lettera con i saluti della nuova dirigente dell’Istituto Comprensivo De Amicis Giovanni XXIII
Un messaggio di augurio a tutta la comunità scolastica per il nuovo percorso
San Ferdinando - giovedì 7 novembre 2024
17.18
Arriva una lettera dalla nuova dirigente – la dott.ssa Filomena Ieva - dell'Istituto Comprensivo De Amicis Giovanni XXIII in cui saluta alunni, alunne, famiglie, docenti e personale Ata.
Per l'Istituto De Amicis Giovanni XXIII è stato un lungo percorso intralciato da numerosi ostacoli che ha visto però la luce con l'arrivo della nuova dirigente.
Qui di seguito è possibile leggere la lettera della dirigente.
"Care alunne a cari alunni, genitori, docenti, personale ATA e comunità educante tutta, l'avvio di quest'anno scolastico è stato segnato da cambiamenti significativi per la nostra comunità, ma è con grande emozione e profondo senso di responsabilità che mi rivolgo a voi come Dirigente Scolastica del nuovo Istituto Comprensivo "De Amicis – Giovanni XXIII". Per me essere chiamata alla guida di una scuola nel momento stesso in cui prende vita è un onore e una sfida che accolgo con dedizione e passione. La nascita di questo nuovo Istituto Comprensivo deve rappresentare non solo una novità, ma una opportunità di crescita per tutti noi.
Ringrazio voi tutti per la calorosa accoglienza, un grazie al dirigente scolastico Prof. Pasquale Morea che mi ha preceduta accompagnando l'istituto nelle prime delicate fasi di avvio di anno scolastico e al Commissario Straordinario Prof. Carmine Gissi, attento e sensibile conoscitore della comunità sanferdinandese, per la disponibilità e competenza dimostrata e per i preziosi suggerimenti che saprà ancora dispensare. So bene che i cambiamenti possono a volte portare con sé domande e minare le nostre solide certezze. Tuttavia, esse offrono anche un'occasione preziosa per riflettere su chi siamo e su chi vogliamo diventare. I greci avevano due parole per esprimere il concetto di tempo: Kronos per indicare lo scorrere del tempo nella dimensione quantitativa, come tempo cronologico che passa, sempre uguale a sé stesso e Kairòs, come tempo del "momento opportuno", l'occasione propizia perché qualcosa di speciale possa accadere, il momento del cambiamento, del rinnovamento. Il mio invito è dunque di cogliere il tempo che ci è dato come istante unico e irripetibile, come opportunità di partecipare a una nuova creazione, dare avvio a una comunità nuova, farla crescere, darle forma, farla vivere insieme": parla così la dirigente del De Amicis Giovanni XXIII facendo riferimento al tempo da cogliere.
Iniziare un percorso con voi significa infatti costruire insieme un'identità scolastica che non solo accoglie le aspirazioni e i bisogni di ciascuno ma che, soprattutto, si pone come fucina di conoscenza e di civiltà, un laboratorio di idee e spazio di crescita per formare individui consapevoli, capaci di pensiero critico e di agire con etica e responsabilità.
Sono consapevole di quanto sia delicato il compito di guidare una scuola, soprattutto di nuova istituzione, nella quale tutto è ancora in fase di costruzione: dalle dinamiche interne ai progetti educativi, fino alla creazione di una solida identità di comunità scolastica. La costruzione di un'identità condivisa richiede tempo e dedizione, ma sono convinta che insieme potremo plasmare un ambiente educativo accogliente, inclusivo e stimolante, capace di valorizzare i talenti e le potenzialità di ciascuno. La nostra scuola dovrà essere un luogo dove ogni alunna e ogni alunno si senta accolto, ascoltato e valorizzato, e dove la professionalità e la passione dei docenti possano esprimersi al meglio, per il bene di tutti i nostri alunni. La scuola è e deve essere, prima di tutto, un luogo di relazioni, uno spazio di incontro e confronto in cui ciascuno di noi continua ad apprendere, imparando a vivere con gli altri e accanto agli altri. L'idea di scuola che mi guida è quella di una comunità viva e pulsante, in cui il dialogo tra tutte le sue componenti – docenti, famiglie, studenti, personale, realtà sociali, istituzionali e culturali del territorio – diventa il tessuto connettivo per un progetto educativo condiviso.
Sono certa che, passo dopo passo, riusciremo a costruire una scuola che diventi punto di riferimento per il territorio, una scuola che sappia rispondere alle esigenze educative di ogni studente, aiutandolo a sviluppare competenze non solo didattiche, ma anche sociali ed emotive, fondamentali per affrontare il futuro con fiducia e consapevolezza. Siamo di fronte a un'opportunità unica: dare forma, insieme, a un'identità di scuola che rifletta non solo i bisogni di apprendimento, ma anche i valori fondanti di solidarietà, rispetto reciproco e appartenenza. Per fare questo occorrerà la partecipazione di ciascuno di voi: docenti motivati e creativi, studenti curiosi e impegnati, famiglie che collaborino in modo propositivo, ognuno avrà un ruolo fondamentale nella costruzione di questa nuova avventura.
Resto a vostra disposizione per ascoltare suggerimenti, proposte e per condividere insieme il cammino che ci attende. Vi ringrazio fin d'ora per la collaborazione che sono sicura non mancherà da parte di tutti voi.
A tutti noi, alla comunità educante tutta, rivolgo l'augurio di vivere ogni giorno come tempo propizio, occasione e nuova opportunità e lasciando il segno del proprio impegno.
Sono certa che, insieme, sapremo costruire una scuola in cui ognuno possa crescere e realizzarsi come persona e come cittadino del mondo.
'Educare è educare a vivere ma, prima ancora, educare è vivere' (Edgar Morin)
La Dirigente Scolastica".
Per l'Istituto De Amicis Giovanni XXIII è stato un lungo percorso intralciato da numerosi ostacoli che ha visto però la luce con l'arrivo della nuova dirigente.
Qui di seguito è possibile leggere la lettera della dirigente.
"Care alunne a cari alunni, genitori, docenti, personale ATA e comunità educante tutta, l'avvio di quest'anno scolastico è stato segnato da cambiamenti significativi per la nostra comunità, ma è con grande emozione e profondo senso di responsabilità che mi rivolgo a voi come Dirigente Scolastica del nuovo Istituto Comprensivo "De Amicis – Giovanni XXIII". Per me essere chiamata alla guida di una scuola nel momento stesso in cui prende vita è un onore e una sfida che accolgo con dedizione e passione. La nascita di questo nuovo Istituto Comprensivo deve rappresentare non solo una novità, ma una opportunità di crescita per tutti noi.
Ringrazio voi tutti per la calorosa accoglienza, un grazie al dirigente scolastico Prof. Pasquale Morea che mi ha preceduta accompagnando l'istituto nelle prime delicate fasi di avvio di anno scolastico e al Commissario Straordinario Prof. Carmine Gissi, attento e sensibile conoscitore della comunità sanferdinandese, per la disponibilità e competenza dimostrata e per i preziosi suggerimenti che saprà ancora dispensare. So bene che i cambiamenti possono a volte portare con sé domande e minare le nostre solide certezze. Tuttavia, esse offrono anche un'occasione preziosa per riflettere su chi siamo e su chi vogliamo diventare. I greci avevano due parole per esprimere il concetto di tempo: Kronos per indicare lo scorrere del tempo nella dimensione quantitativa, come tempo cronologico che passa, sempre uguale a sé stesso e Kairòs, come tempo del "momento opportuno", l'occasione propizia perché qualcosa di speciale possa accadere, il momento del cambiamento, del rinnovamento. Il mio invito è dunque di cogliere il tempo che ci è dato come istante unico e irripetibile, come opportunità di partecipare a una nuova creazione, dare avvio a una comunità nuova, farla crescere, darle forma, farla vivere insieme": parla così la dirigente del De Amicis Giovanni XXIII facendo riferimento al tempo da cogliere.
Iniziare un percorso con voi significa infatti costruire insieme un'identità scolastica che non solo accoglie le aspirazioni e i bisogni di ciascuno ma che, soprattutto, si pone come fucina di conoscenza e di civiltà, un laboratorio di idee e spazio di crescita per formare individui consapevoli, capaci di pensiero critico e di agire con etica e responsabilità.
Sono consapevole di quanto sia delicato il compito di guidare una scuola, soprattutto di nuova istituzione, nella quale tutto è ancora in fase di costruzione: dalle dinamiche interne ai progetti educativi, fino alla creazione di una solida identità di comunità scolastica. La costruzione di un'identità condivisa richiede tempo e dedizione, ma sono convinta che insieme potremo plasmare un ambiente educativo accogliente, inclusivo e stimolante, capace di valorizzare i talenti e le potenzialità di ciascuno. La nostra scuola dovrà essere un luogo dove ogni alunna e ogni alunno si senta accolto, ascoltato e valorizzato, e dove la professionalità e la passione dei docenti possano esprimersi al meglio, per il bene di tutti i nostri alunni. La scuola è e deve essere, prima di tutto, un luogo di relazioni, uno spazio di incontro e confronto in cui ciascuno di noi continua ad apprendere, imparando a vivere con gli altri e accanto agli altri. L'idea di scuola che mi guida è quella di una comunità viva e pulsante, in cui il dialogo tra tutte le sue componenti – docenti, famiglie, studenti, personale, realtà sociali, istituzionali e culturali del territorio – diventa il tessuto connettivo per un progetto educativo condiviso.
Sono certa che, passo dopo passo, riusciremo a costruire una scuola che diventi punto di riferimento per il territorio, una scuola che sappia rispondere alle esigenze educative di ogni studente, aiutandolo a sviluppare competenze non solo didattiche, ma anche sociali ed emotive, fondamentali per affrontare il futuro con fiducia e consapevolezza. Siamo di fronte a un'opportunità unica: dare forma, insieme, a un'identità di scuola che rifletta non solo i bisogni di apprendimento, ma anche i valori fondanti di solidarietà, rispetto reciproco e appartenenza. Per fare questo occorrerà la partecipazione di ciascuno di voi: docenti motivati e creativi, studenti curiosi e impegnati, famiglie che collaborino in modo propositivo, ognuno avrà un ruolo fondamentale nella costruzione di questa nuova avventura.
Resto a vostra disposizione per ascoltare suggerimenti, proposte e per condividere insieme il cammino che ci attende. Vi ringrazio fin d'ora per la collaborazione che sono sicura non mancherà da parte di tutti voi.
A tutti noi, alla comunità educante tutta, rivolgo l'augurio di vivere ogni giorno come tempo propizio, occasione e nuova opportunità e lasciando il segno del proprio impegno.
Sono certa che, insieme, sapremo costruire una scuola in cui ognuno possa crescere e realizzarsi come persona e come cittadino del mondo.
'Educare è educare a vivere ma, prima ancora, educare è vivere' (Edgar Morin)
La Dirigente Scolastica".