Attualità
«Le esigenze dei cittadini e una città più sostenibile, le priorità di un buon sindaco»
Intervista a Michele Lamacchia, ex primo cittadino di San Ferdinando ed ex presidente di Anci Puglia
San Ferdinando - martedì 6 agosto 2024
"Pensare alle esigenze dei cittadini e a una città più sostenibile", di questo ci parla Michele Lamacchia, ex sindaco di San Ferdinando di Puglia ed ex presidente di Anci Puglia. Dopo diversi mandati e la conseguente esperienza maturata negli anni abbiamo quindi chiesto all'ex primo cittadino sanferdinandese di parlarci del ruolo del sindaco e delle finalità che dovrebbe perseguire.
Che tipo di comportamento dovrebbe assumere il sindaco in rapporto ai suoi cittadini?
"Sicuramente quello dell'ascolto e quindi capire quali sono le esigenze dei cittadini e indirizzarli verso quello che è il bene pubblico, così da rendere la città più sostenibile e adeguata ai cittadini stessi" – afferma Michele Lamacchia.
Cosa non dovrebbe mancare nella figura del sindaco?
"Innanzi tutto comprendere che è il responsabile di una comunità e quindi ha una responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, a prescindere dalle loro inclinazioni culturali e cosi via. Non devono mancare i doveri e non deve mancare il senso della trasparenza dato che è un delegato e quindi ha più oneri di un privato con una propria società. Quindi dare la possibilità a tutti i cittadini di conoscere le attività della pubblica amministrazione – continua l'ex primo cittadino esplicitando con chiarezza il passaggio sull'informazione trasparente - quindi accesso alle informazioni che devono essere fruibili, fatte in modo tale che il cittadino, anche senza competenza amministrativa, le conosca tutte e bene. Questo è ovviamente previsto anche dalla legge: ad esempio bisogna pubblicare il bilancio con una facilità tale da permettere a tutti di comprenderlo, quindi quanto costano i servizi e quali sono".
Pensa sia ottimale prendere a modello la gestione di un altro paese per la gestione di quello in cui svolge il ruolo di sindaco?
"Se ci sono attività da prendere a modello certamente – continua il sig. Lamacchia – se ad esempio una città, un paese ha una politica sociale efficace nel campo di accoglienza si prende in considerazione quel paese. O se, ad esempio, ha una manutenzione del verde più efficace si va a capire come fare, adattando però sempre il tutto alla specificità dei luoghi".
Quando un sindaco si può dire soddisfatto alla fine del proprio mandato?
"Quando ha contributo prima di tutto a realizzare buona parte del programma con cui si è presentato ai cittadini. Il sindaco non è eletto per le sue qualità estetiche – specifica l'ex sindaco sanferdinandese - ma dovrebbe essere eletto per le idee e i programmi che si propone di realizzare in base alle sue capacità. Quindi deve aver realizzato buona parte di quello che ha annunciato durante la campagna elettorale. Continua con un esempio: "Se devo adeguare la pedonalizzazione della mobilità, devo preferire la mobilità dolce o comunque devo trovare un modo per realizzarla".
Termina con una sua considerazione personale: "Prima il sindaco veniva eletto in consiglio comunale poi dal 1993 c'è stata l'elezione diretta del sindaco, come avviene adesso. In ogni caso l'importante è che il sindaco sappia quali sono i suoi compiti e si approcci sempre di più verso attività che garantiscano un servizio adeguato nei confronti della città per renderla secondo quanto ha proposto ai cittadini stessi ".
Che tipo di comportamento dovrebbe assumere il sindaco in rapporto ai suoi cittadini?
"Sicuramente quello dell'ascolto e quindi capire quali sono le esigenze dei cittadini e indirizzarli verso quello che è il bene pubblico, così da rendere la città più sostenibile e adeguata ai cittadini stessi" – afferma Michele Lamacchia.
Cosa non dovrebbe mancare nella figura del sindaco?
"Innanzi tutto comprendere che è il responsabile di una comunità e quindi ha una responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, a prescindere dalle loro inclinazioni culturali e cosi via. Non devono mancare i doveri e non deve mancare il senso della trasparenza dato che è un delegato e quindi ha più oneri di un privato con una propria società. Quindi dare la possibilità a tutti i cittadini di conoscere le attività della pubblica amministrazione – continua l'ex primo cittadino esplicitando con chiarezza il passaggio sull'informazione trasparente - quindi accesso alle informazioni che devono essere fruibili, fatte in modo tale che il cittadino, anche senza competenza amministrativa, le conosca tutte e bene. Questo è ovviamente previsto anche dalla legge: ad esempio bisogna pubblicare il bilancio con una facilità tale da permettere a tutti di comprenderlo, quindi quanto costano i servizi e quali sono".
Pensa sia ottimale prendere a modello la gestione di un altro paese per la gestione di quello in cui svolge il ruolo di sindaco?
"Se ci sono attività da prendere a modello certamente – continua il sig. Lamacchia – se ad esempio una città, un paese ha una politica sociale efficace nel campo di accoglienza si prende in considerazione quel paese. O se, ad esempio, ha una manutenzione del verde più efficace si va a capire come fare, adattando però sempre il tutto alla specificità dei luoghi".
Quando un sindaco si può dire soddisfatto alla fine del proprio mandato?
"Quando ha contributo prima di tutto a realizzare buona parte del programma con cui si è presentato ai cittadini. Il sindaco non è eletto per le sue qualità estetiche – specifica l'ex sindaco sanferdinandese - ma dovrebbe essere eletto per le idee e i programmi che si propone di realizzare in base alle sue capacità. Quindi deve aver realizzato buona parte di quello che ha annunciato durante la campagna elettorale. Continua con un esempio: "Se devo adeguare la pedonalizzazione della mobilità, devo preferire la mobilità dolce o comunque devo trovare un modo per realizzarla".
Termina con una sua considerazione personale: "Prima il sindaco veniva eletto in consiglio comunale poi dal 1993 c'è stata l'elezione diretta del sindaco, come avviene adesso. In ogni caso l'importante è che il sindaco sappia quali sono i suoi compiti e si approcci sempre di più verso attività che garantiscano un servizio adeguato nei confronti della città per renderla secondo quanto ha proposto ai cittadini stessi ".