Cultura
La Torre dell'Orologio illuminata con il tricolore
Alcuni cenni storici sul monumento simbolo della città
San Ferdinando - giovedì 2 aprile 2020
17.04
Il simbolo della città illuminato con il tricolore. L'effetto delle luci proiettate sulla Torre dell'Orologio risalente agli inizi del XX secolo sono «un richiamo al valore dell'unità nazionale, segno tangibile della rinascita difficile ma necessaria del nostro Paese», ha commentato il sindaco Salvatore Puttilli. Piazza Umberto I, oggi piazza della Repubblica, è il cuore di San Ferdinando di Puglia, lo storico centro degli scambi commerciali e della vita di paese. In questi giorni deserta per via delle restrizioni causate dalla diffusione del Covid-19. L'idea è della ditta titolare del servizio di illuminazione pubblica, Ferdinando Smart City, che con tre fari posizionati in cima alla torre è come avesse steso un tricolore di luci sul monumento. «La nostra torre civica, il nostro simbolo, illuminata con il tricolore della nostra Italia in questo tempo difficile per tutti», - ha sottolineato il primo cittadino.
La Torre dell'Orologio fu inaugurata il 6 maggio del 1900. Sorgeva sulle rovine del pozzo che forniva d'acqua la colonia di San Cassano da cui nascerà il centro urbano di San Ferdinando di Puglia. L'idea di edificarla fu concepito dal consigliere provinciale Nicola Pirronti come abbellimento per l'arredo urbano. Anche se la necessità di un orologio pubblico affonda le radici nel 1856 quando il Decurionato, equivalente dell'attuale Amministrazione comunale, credette che fosse necessario per scandire le ore dei cittadini ammalati di malaria che assumevano farmaci e dei contadini. Nel 1950 fu collocata sulla torre una madonnina in gesso.
La Torre dell'Orologio fu inaugurata il 6 maggio del 1900. Sorgeva sulle rovine del pozzo che forniva d'acqua la colonia di San Cassano da cui nascerà il centro urbano di San Ferdinando di Puglia. L'idea di edificarla fu concepito dal consigliere provinciale Nicola Pirronti come abbellimento per l'arredo urbano. Anche se la necessità di un orologio pubblico affonda le radici nel 1856 quando il Decurionato, equivalente dell'attuale Amministrazione comunale, credette che fosse necessario per scandire le ore dei cittadini ammalati di malaria che assumevano farmaci e dei contadini. Nel 1950 fu collocata sulla torre una madonnina in gesso.