Politica
Lamacchia per ora resta sindaco di San Ferdinando
I 3 del PD contro la linea di partito. Scelta Civica potenziale alleato
San Ferdinando - mercoledì 20 gennaio 2016
11.12
Una parte non si è presentata in aula, l'altra ha deciso attendere. Michele Lamacchia per qualche altro giorno decide di restare sindaco di San Ferdinando di Puglia, poi saranno i suoi oppositori a decidere. Lo scontro politico fra il primo cittadino e i 4 suoi ex sostenitori, Giacomo Rosario De Michele, Arianna Camporeale, Raffaele Visaggio e Diego Giannaccaro, ben appoggiati dalla minoranza, non termina con una semplice alzata di mano per distinguere fedeli e disertori, ma continua e questa volta si vota il bilancio, oggetto di rottura all'interno della maggioranza. «Ho voluto verificare - afferma il sindaco - se ci fosse una maggioranza pronta a sfiduciarmi. Nessuno di loro si è fatto avanti e io da solo non mi sono preso la responsabilità di sciogliere un'assemblea elettiva. Ritiro le dimissioni e invito, chi ritiene sia giusto andare al voto, a venire in aula e sfiduciarmi, oppure a presentare una petizione che sciolga il Consiglio Comunale. Un altro mezzo a loro disposizione è la bocciatura del bilancio che presenterò lunedì o martedì della prossima settimana all'attenzione di tutto il Consiglio. Se otterrò la maggioranza sul bilancio, è bene, altrimenti sono pronto a lasciare l'incarico. Voglio mettere questa crisi di governo nelle mani di tutti i consiglieri comunali per una questione di rispetto dei cittadini e delle istituzioni. Chi diserta le sedute non ha rispetto né per gli uni né per gli altri».
I 4 già avevano fatto sapere della loro assenza e anche se fossero andati alla seduta del Consiglio, di certo non avrebbero votato la fiducia, senza dimenticare l'opposizione che, ovviamente, ha accolto con favore la loro decisione. Il bilancio potrà essere negativo per l'attuale amministrazione che potrebbe trovarsi in minoranza, anche se Scelta Civica è un potenziale alleato da tenere in considerazione. «Il centro destra - continua il primo cittadino - è sempre stato coerente nel suo ruolo di minoranza. Avrebbero potuto rispondere alla convocazione per ribadire le proprie posizioni, con la consapevolezza che se fossero riusciti a ottenere il numero per sfiduciarmi, avrebbero potuto farlo. Per i 3 dissidenti appartenenti al PD, partito democratico - Arianna Camporeale, Giacomo Rosario De Michele, Raffaele Visaggo - sarà la segreteria provinciale a decidere. La segreteria ha preso le redini di questa crisi e ha indicato ai 3 di continuare nel lavoro politico dell'amministrazione comunale iniziato 4 anni fa. Loro hanno disatteso queste indicazioni e saranno i vertici a decidere cosa fare. Non ho nulla da reclamare. Ho solo il compito di portare a termine il mandato di un'amministrazione comunale voluta dai cittadini. Basta fare un giro per le strade della città e guardare la qualità dei servizi resi ai cittadini. Non ho paura del confronto elettorale perché è sempre stato positivo per la mia parte politica. È ovvio che per andare avanti in Consiglio Comunale servono nuove aggregazioni partendo dagli 8 rimasti con me. Se Scelta Civica riterrà di collaborare nel proseguimento del cammino politico di questa amministrazione, saremo ben lieti di accoglierla».
I 4 già avevano fatto sapere della loro assenza e anche se fossero andati alla seduta del Consiglio, di certo non avrebbero votato la fiducia, senza dimenticare l'opposizione che, ovviamente, ha accolto con favore la loro decisione. Il bilancio potrà essere negativo per l'attuale amministrazione che potrebbe trovarsi in minoranza, anche se Scelta Civica è un potenziale alleato da tenere in considerazione. «Il centro destra - continua il primo cittadino - è sempre stato coerente nel suo ruolo di minoranza. Avrebbero potuto rispondere alla convocazione per ribadire le proprie posizioni, con la consapevolezza che se fossero riusciti a ottenere il numero per sfiduciarmi, avrebbero potuto farlo. Per i 3 dissidenti appartenenti al PD, partito democratico - Arianna Camporeale, Giacomo Rosario De Michele, Raffaele Visaggo - sarà la segreteria provinciale a decidere. La segreteria ha preso le redini di questa crisi e ha indicato ai 3 di continuare nel lavoro politico dell'amministrazione comunale iniziato 4 anni fa. Loro hanno disatteso queste indicazioni e saranno i vertici a decidere cosa fare. Non ho nulla da reclamare. Ho solo il compito di portare a termine il mandato di un'amministrazione comunale voluta dai cittadini. Basta fare un giro per le strade della città e guardare la qualità dei servizi resi ai cittadini. Non ho paura del confronto elettorale perché è sempre stato positivo per la mia parte politica. È ovvio che per andare avanti in Consiglio Comunale servono nuove aggregazioni partendo dagli 8 rimasti con me. Se Scelta Civica riterrà di collaborare nel proseguimento del cammino politico di questa amministrazione, saremo ben lieti di accoglierla».