Vita di città
Mercato, Unimpresa chiede il regolare svolgimento l'8 dicembre
Montaruli: «Anticipo o posticipo potrebbe creare inevitabili disagi»
San Ferdinando - mercoledì 28 ottobre 2015
12.55
«Abbiamo raccolto le volontà di Operatori concessionari di posteggio, nel mercato di San Ferdinando, i quali hanno proposto che il mercato coincidente con la giornata di martedì 8 dicembre 2015 (Immacolata Concezione) possa svolgersi regolarmente in tale giornata festiva, in modo da evitare che l'anticipo o il posticipo crei inevitabili disagi e danni economici in quanto gli stessi operatori si troverebbero nella condizione di dover optare se operare in questo o in altri mercati che si svolgono regolarmente in tale giornata in altri comuni ove sono concessionari di posteggio». E' la richiesta di Unimpresa BAT fatta al comune di San Ferdinando in previsione della festività dell'Immacolata.
«Lo spostamento vorrebbe dire perdita comunque di una giornata di importante lavoro in una fase di forte crisi economica - scrivono dalle associazioni di categoria - ma questo significa anche dare la possibilità ai consumatori di usufruire del grande vantaggio derivante dalla frequentazione del mercato settimanale in tale giornata. L'accoglimento della nostra proposta consentirebbe altresì la parificazione delle opportunità già concesse agli esercizi di vicinato consentendone l'apertura anche in tale giornata, ottemperando, tra l'altro, alle recenti disposizioni e, nella fattispecie, a quanto confermato dal parere della Sezione Seconda del 4 agosto 2015 n. 2287 del Consiglio di Stato che è tornato sul tema ed ha riaffermato che "la liberalizzazione degli esercizi commerciali, voluta dal legislatore a partire dal 2009, non può trovare ostacoli che non siano quelli della tutela della salute dei lavoratori e dell'ambiente, ivi incluso l'ambiente urbano e dei beni culturali". Il Parere del Consiglio di Stato, sez. II sentenza 4 agosto 2015 n. 2287 stabilisce quindi in modo chiaro ed inequivocabile che "qualsiasi provvedimento amministrativo limitativo dell'iniziativa commerciale privata, non motivato con riferimento alla tutela dei predetti beni, è illegittimo e va annullato"».
«Lo spostamento vorrebbe dire perdita comunque di una giornata di importante lavoro in una fase di forte crisi economica - scrivono dalle associazioni di categoria - ma questo significa anche dare la possibilità ai consumatori di usufruire del grande vantaggio derivante dalla frequentazione del mercato settimanale in tale giornata. L'accoglimento della nostra proposta consentirebbe altresì la parificazione delle opportunità già concesse agli esercizi di vicinato consentendone l'apertura anche in tale giornata, ottemperando, tra l'altro, alle recenti disposizioni e, nella fattispecie, a quanto confermato dal parere della Sezione Seconda del 4 agosto 2015 n. 2287 del Consiglio di Stato che è tornato sul tema ed ha riaffermato che "la liberalizzazione degli esercizi commerciali, voluta dal legislatore a partire dal 2009, non può trovare ostacoli che non siano quelli della tutela della salute dei lavoratori e dell'ambiente, ivi incluso l'ambiente urbano e dei beni culturali". Il Parere del Consiglio di Stato, sez. II sentenza 4 agosto 2015 n. 2287 stabilisce quindi in modo chiaro ed inequivocabile che "qualsiasi provvedimento amministrativo limitativo dell'iniziativa commerciale privata, non motivato con riferimento alla tutela dei predetti beni, è illegittimo e va annullato"».