Politica
Michele Lamacchia si dimette da Sindaco di San Ferdinando
La decisione dopo il voto per il secondo rinvio del Consiglio Comunale
San Ferdinando - sabato 2 gennaio 2016
11.25
«Se il Consiglio Comunale dovesse essere rimandato, io mi dimetto». Così è stato: Michele Lamacchia non è più sindaco di San Ferdinando di Puglia. La decisione è arrivata dopo la richiesta di rinvio del Consiglio Comunale di questa mattina, già in seconda convocazione, da parte dai consiglieri Giacomo Rosario De Michele, Arianna Camporeale, Raffaele Visaggio e Diego Giannaccaro e votata da nove componenti del Consiglio e cioè la maggioranza relativa. Il formale deposito delle dimissioni è stato effettuato poco prima delle 11.
I contrari, tutti della maggioranza in carica, sono stati 8 ma non sono bastati a permettere lo svolgimento dell'assise comunale con tanti e complessi punti all'ordine del giorno. L'ormai ex sindaco ha tenuto fede alla sua dichiarazione, rassegnando le dimissioni seduta stante al segretario comunale, dopo 3 anni di carica da primo cittadino. Scenari ancora non chiari e difficili da immaginare per San Ferdinando. Di sicuro c'è che con il voto di oggi la maggioranza si è mostrata non propriamente compatta ed ora ci sono i canonici 20 giorni per il ritiro delle dimissioni da parte del Primo Cittadino. Scaduti i 20 giorni potrebbe esserci il commissariamento e le eventuali nuove elezioni amministrative cittadine.
I contrari, tutti della maggioranza in carica, sono stati 8 ma non sono bastati a permettere lo svolgimento dell'assise comunale con tanti e complessi punti all'ordine del giorno. L'ormai ex sindaco ha tenuto fede alla sua dichiarazione, rassegnando le dimissioni seduta stante al segretario comunale, dopo 3 anni di carica da primo cittadino. Scenari ancora non chiari e difficili da immaginare per San Ferdinando. Di sicuro c'è che con il voto di oggi la maggioranza si è mostrata non propriamente compatta ed ora ci sono i canonici 20 giorni per il ritiro delle dimissioni da parte del Primo Cittadino. Scaduti i 20 giorni potrebbe esserci il commissariamento e le eventuali nuove elezioni amministrative cittadine.