“Non ci diamo pace: da Kiev a Gaza, la guerra a chi giova?”
“Non ci diamo pace: da Kiev a Gaza, la guerra a chi giova?”
Eventi e cultura

“Non ci diamo pace: da Kiev a Gaza, la guerra a chi giova?”, incontro de Il Vascello

Parla il preside dell’IISS Dell’Aquila Staffa Ruggiero Isernia

"Ancora nel 21° secolo, dopo due guerre mondiali, la creazione delle Nazioni Unite, gli accorati appelli della Chiesa e le condanne dell'ONU non si riesce a dare PACE al mondo": questo afferma il preside Isernia nel giorno di sabato 4 maggio durante l'incontro dal nome "Non ci diamo pace: da Kiev a Gaza, la guerra a chi giova?" - a San Ferdinando di Puglia – presso l'Auditorium Michele Dell'Aquila.

Un tema affrontato proprio durante uno degli incontri de Il Vascello – una rivista semestrale dell'istituto Dell'Aquila-Staffa.

"NON CI DIAMO PACE: nel senso che non ci rassegniamo ad accettare il massacro di interi popoli da parte di potenze militari arroganti (la Russia e Israele), senza sospettare che tutto questo giovi ai cosiddetti "padroni della guerra"; ma anche nel senso che ancora nel 21° secolo, dopo due guerre mondiali, la creazione delle Nazioni Unite, gli accorati appelli della Chiesa e le condanne dell'ONU non si riesce a dare PACE al mondo.

Non solo. Coloro che si battono per una risoluzione pacifica dei conflitti in atto sono regolarmente marchiati come partigiani dell'una o dell'altra fazione, se non come "terroristi". Come sempre, quando si toccano i tasti del patriottismo e del nazionalismo, non c'è spazio per il ragionamento, per l'approfondimento. Prevale l'ignoranza della "pancia". E di fronte all'ignoranza la scuola può giocare un ruolo: quello della cultura. Questa è la mission de Il Vascello, uno strumento a disposizione della Cultura. Questo è stato l'obiettivo del convegno. Fare chiarezza su molti luoghi comuni, studiare il problema con metodo scientifico, bandendo il ricorso alle appartenenze" – afferma il dirigente scolastico dell'Istituto Dell'Aquila-Staffa nella persona del prof. Ruggiero Isernia.

Il preside è stato seguito dagli interventi di diversi relatori che hanno approfondito ciascuno un aspetto della questione affrontata durante l'incontro, in particolare, del conflitto israelo-palestinese.

Presenti: Vito Micunco, rappresentante del Comitato per la pace di Bari; Azmi Jarjawi, della Comunità palestinese di Puglia e Basilicata e responsabile del Dipartimento Immigrazione e Internazionale CGIL Puglia; Maurizio Martellini – Docente di Scienza e Tecnologia presso l'Università dell'Insubria di Varese nonché membro dell'Unione degli Scienziati Italiani per il Disarmo; Jean Patrick Sablot, ebreo francese, videomaker trasferitosi da tempo in Italia, che ha spiegato anche la differenza tra semitismo e sionismo. L'incontro è stato moderato dal parroco della Chiesa Madre, Don Mimmo Marrone, impegnato da tempo per la diffusione di una cultura di pace e non violenza.
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