Territorio
Piano d’Azione Bat 2030, il Pes chiede fondi alla regione Puglia
«In Bilancio 500mila euro l’anno per elaborazione il Piano»
San Ferdinando - sabato 30 novembre 2019
16.13
Una strategia di sviluppo e conseguenti azioni pratiche in quello che allo stato attuale si presenta come uno dei territori più fragili della Puglia e dell'intera Italia. È il percorso intrapreso nella Bat dal Pes e dalla Conferenza permanente che è stata istituita presso la Prefettura di Barletta Andria Trani. Delle attività, che sono partite ufficialmente il 17 luglio scorso con la costituzione del partenariato e la firma di un protocollo, i coordinatori politici del Pes, Biagio D'Alberto (Cgil) e Ruggiero Dibenedetto (Cna), insieme al coordinatore tecnico Emmanuele Daluiso hanno informato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, tramite una lettera inviata per conoscenza anche a tutti i consiglieri regionali del territorio. Nella missiva, oltre che spiegare al Governatore le finalità del Pes e della conferenza permanete, si richiedono fondi per le attività di assistenza tecnica per l'elaborazione di un Piano d'Azione strategico Bat 2030.
"Il nostro obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo territoriale, prioritariamente attraverso programmi e progetti di area vasta, rilanciando le pratiche della concertazione e della partecipazione. A tal fine, abbiamo sollecitato il Prefetto di Barletta Andria Trani a farsi interprete di un'attività di coordinamento inter-istituzionale (Governo, Regione, Enti Locali), il quale in data 17 ottobre scorso ha insediato una Conferenza permanente. Inoltre, il Prefetto Sensi, prima di lasciare la Bat, ha inviato a Emiliano una lettera contenente la richiesta di assicurare una partecipazione attiva della Regione ai lavori della Conferenza che già gode del sostegno delle istituzioni locali presenti alla riunione del 17 ottobre (Provincia e Comuni). Il percorso attivato prevede, in particolare, che l'intero partenariato pubblico-privato operante all'interno della Conferenza permanente, elabori una strategia e una pianificazione di medio-lungo termine, che faccia da cornice e coordinamento programmatico delle varie azioni di sviluppo che saranno progettate, a partire da quelle già previste dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia. Si tratta di quello che potremmo definire come Piano d'Azione Bat 2030, anche incardinato nei cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2017, che potrebbe assumere anche la struttura e le finalità dei programmi d'area integrati (PdA), previsti dalla legge regionale 63 del 22 dicembre 2017", spiegano D'Alberto, Dibenedetto e Daluiso.
"A tal fine chiediamo che il prossimo bilancio triennale 2020-2022 contenga una specifica posta di almeno 500 mila euro l'anno per assicurare le attività di elaborazione e implementazione del Piano d'Azione Bat 2030. Tali fondi dovrebbero essere assegnati alla Provincia di Barletta Andria Trani che sta già svolgendo una utile attività di impulso e coordinamento territoriale. Noi stiamo cercando di fare la nostra parte per favorire il massimo della collaborazione inter-istituzionale per ridare al territorio della Bat una speranza di ripresa sociale ed economica e per promuovere iniziative di sviluppo sostenibili in termini ambientali", concludono i coordinatori politici e il coordinatore tecnico del Pes Bat che si dicono "certi di poter contare anche sul decisivo impegno del presidente Emiliano".
"Il nostro obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo territoriale, prioritariamente attraverso programmi e progetti di area vasta, rilanciando le pratiche della concertazione e della partecipazione. A tal fine, abbiamo sollecitato il Prefetto di Barletta Andria Trani a farsi interprete di un'attività di coordinamento inter-istituzionale (Governo, Regione, Enti Locali), il quale in data 17 ottobre scorso ha insediato una Conferenza permanente. Inoltre, il Prefetto Sensi, prima di lasciare la Bat, ha inviato a Emiliano una lettera contenente la richiesta di assicurare una partecipazione attiva della Regione ai lavori della Conferenza che già gode del sostegno delle istituzioni locali presenti alla riunione del 17 ottobre (Provincia e Comuni). Il percorso attivato prevede, in particolare, che l'intero partenariato pubblico-privato operante all'interno della Conferenza permanente, elabori una strategia e una pianificazione di medio-lungo termine, che faccia da cornice e coordinamento programmatico delle varie azioni di sviluppo che saranno progettate, a partire da quelle già previste dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia. Si tratta di quello che potremmo definire come Piano d'Azione Bat 2030, anche incardinato nei cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2017, che potrebbe assumere anche la struttura e le finalità dei programmi d'area integrati (PdA), previsti dalla legge regionale 63 del 22 dicembre 2017", spiegano D'Alberto, Dibenedetto e Daluiso.
"A tal fine chiediamo che il prossimo bilancio triennale 2020-2022 contenga una specifica posta di almeno 500 mila euro l'anno per assicurare le attività di elaborazione e implementazione del Piano d'Azione Bat 2030. Tali fondi dovrebbero essere assegnati alla Provincia di Barletta Andria Trani che sta già svolgendo una utile attività di impulso e coordinamento territoriale. Noi stiamo cercando di fare la nostra parte per favorire il massimo della collaborazione inter-istituzionale per ridare al territorio della Bat una speranza di ripresa sociale ed economica e per promuovere iniziative di sviluppo sostenibili in termini ambientali", concludono i coordinatori politici e il coordinatore tecnico del Pes Bat che si dicono "certi di poter contare anche sul decisivo impegno del presidente Emiliano".