Politica
Prezzi delle olive a picco, il MNS: «Occorre fare protezionismo»
La nota della sezione di San Ferdinando di Puglia del Movimento Nazionale per la Sovranità
San Ferdinando - martedì 3 dicembre 2019
11.55
Una nota a firma del Movimento Nazionale per la Sovranità di San Ferdinando di Puglia
In questo periodo stiamo assistendo all'ennesima umiliazione da parte dei mercati nei nostri confronti. Il prezzo delle olive si aggira intorno ai 40-45 euro al quintale, un vero dramma per l'agricoltura italiana! Le cause principali sono gli import di oli provenienti dalla Spagna, dal Marocco e dalla Tunisia. Così facendo il mercato italiano è costretto all'inaccettabile ribasso dei prezzi del prodotto italiano in linea con quello straniero. Strategia di mercato che non piace in primis agli olivicoltori, che ogni giorno sono costretti a fare i conti con la manodopera dove difficilmente rientreranno nelle spese, e non piace di certo ai frantoiani dove i costi di produzione sono arrivate alle stelle. L'olio made in italy non può costare meno di 7 euro a litro.
Noi del Movimento Nazionale per la Sovranità, abbiamo sempre sostenuto l'agricoltura come prima fonte dell'economia di questo paese e per porre fine a questa drammatica situazione, bisogna ricorrere facendo opera di protezionismo, valorizzando il prodotto olivicolo italiano che mai come quest'anno risulta splendido.
E' inaccettabile quindi che una eccellenza italiana come l'olio extravergine d'oliva viene sottostimato. Fino a quando gli agricoltori pugliesi dovranno assistere a questo ignobile scempio? Sulle nostre tavole vogliamo un olio di dubbia provenienza o la garanzia del made in italy? Se l'anno scorso la resa è stata ostacolata dalle gelate, quest'anno sono le regole del mercato a gelare i prezzi.
In questo periodo stiamo assistendo all'ennesima umiliazione da parte dei mercati nei nostri confronti. Il prezzo delle olive si aggira intorno ai 40-45 euro al quintale, un vero dramma per l'agricoltura italiana! Le cause principali sono gli import di oli provenienti dalla Spagna, dal Marocco e dalla Tunisia. Così facendo il mercato italiano è costretto all'inaccettabile ribasso dei prezzi del prodotto italiano in linea con quello straniero. Strategia di mercato che non piace in primis agli olivicoltori, che ogni giorno sono costretti a fare i conti con la manodopera dove difficilmente rientreranno nelle spese, e non piace di certo ai frantoiani dove i costi di produzione sono arrivate alle stelle. L'olio made in italy non può costare meno di 7 euro a litro.
Noi del Movimento Nazionale per la Sovranità, abbiamo sempre sostenuto l'agricoltura come prima fonte dell'economia di questo paese e per porre fine a questa drammatica situazione, bisogna ricorrere facendo opera di protezionismo, valorizzando il prodotto olivicolo italiano che mai come quest'anno risulta splendido.
E' inaccettabile quindi che una eccellenza italiana come l'olio extravergine d'oliva viene sottostimato. Fino a quando gli agricoltori pugliesi dovranno assistere a questo ignobile scempio? Sulle nostre tavole vogliamo un olio di dubbia provenienza o la garanzia del made in italy? Se l'anno scorso la resa è stata ostacolata dalle gelate, quest'anno sono le regole del mercato a gelare i prezzi.