Politica
Raccolta rifiuti, l'assessore risponde al centro destra
Todisco: «Solo desiderosi di un nostro fallimento»
San Ferdinando - sabato 18 giugno 2016
20.29
«Più passa il tempo e più ci accorgiamo che il centro-destra ha smesso di avere una visione prospettica della città e ha iniziato a cavalcare l'onda del populismo più becero». Ad affermarlo è l'assessore all'ambiente Gaetano Todisco in merito alle considerazioni fatte dalla destra di San Ferdinando sulla situazione della Sia, ditta che gestisce la nettezza urbana. «Sono così desiderosi di assistere a uno scivolone dell'amministrazione comunale - continua l'assessore - da ipotizzare e desiderare scenari catastrofici per la nostra città. Non è la prima volta che succede e crediamo non sia neanche l'ultima. Per questo motivo ci vediamo costretti a rispondere nel merito ad alcune questioni sollevate nell'articolo. Innanzitutto, addossare, anche velatamente, le responsabilità dell'attuale situazione critica della Sia sul comune di San Ferdinando è una scelta priva di qualsiasi fondamento. Ci sono innumerevoli atti che dimostrano il contrario. La nostra amministrazione è stata da sempre in prima linea, insieme ad altri comuni, per far si che l'impiantistica esistente presso la Sia fosse ammodernata e innovata».
«Nel 2014 il consorzio e la Sia, non solo avevano ottenuto le autorizzazioni per la realizzazione del 6° lotto di discarica, ma avevano anche ottenuto cospicui finanziamenti dalla Regione per la realizzazione dell'impianto di bio-stabilizzazione e compostaggio dei rifiuti e il bilancio dell'azienda registrava un untile di 158 mila euro. Nel 2015 il cambio di presidenza all'interno del consorzio ha fatto si che questi obbiettivi, fino a quel momento considerati prioritari e di cruciale importanza, passassero nel dimenticatoio più assoluto e la Sia ha registrato una perdita di 2 milioni e 500 mila euro. Le cause principali che hanno determinato le attuali criticità vanno ritrovate nel mancato ammodernamento degli impianti e nella mancata realizzazione dal 6° lotto di discarica. Anche la nota del Prefetto da noi più volte richiesta e auspicata non può che vederci d'accordo. Il comune di San Ferdinando è uno dei pochi, se non l'unico, che per rispetto della ditta e in particolare dei suoi lavoratori paga con assoluta puntualità i costi previsti per il servizio di igiene urbana. Infine, la scelta di avviare il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha portato nel 2016 la nostra città a raggiungere circa il 65% di rifiuti differenziati. Nel 2012 nell'affidare in house il servizio abbiamo preteso che lo si facesse attraverso un contratto adeguato alla attuale normativa in vigore e che lo stesso fosse accompagnato da un business-plane che ne dettagliasse i costi e i servizi. Quella scelta ha consentito al comune di San Ferdinando di sedersi ai tavoli istituzionali e di pretendere, a tutela della città e dei nostri concittadini, l'osservanza delle norme contrattuali e dei nostri diritti».
«Nel 2014 il consorzio e la Sia, non solo avevano ottenuto le autorizzazioni per la realizzazione del 6° lotto di discarica, ma avevano anche ottenuto cospicui finanziamenti dalla Regione per la realizzazione dell'impianto di bio-stabilizzazione e compostaggio dei rifiuti e il bilancio dell'azienda registrava un untile di 158 mila euro. Nel 2015 il cambio di presidenza all'interno del consorzio ha fatto si che questi obbiettivi, fino a quel momento considerati prioritari e di cruciale importanza, passassero nel dimenticatoio più assoluto e la Sia ha registrato una perdita di 2 milioni e 500 mila euro. Le cause principali che hanno determinato le attuali criticità vanno ritrovate nel mancato ammodernamento degli impianti e nella mancata realizzazione dal 6° lotto di discarica. Anche la nota del Prefetto da noi più volte richiesta e auspicata non può che vederci d'accordo. Il comune di San Ferdinando è uno dei pochi, se non l'unico, che per rispetto della ditta e in particolare dei suoi lavoratori paga con assoluta puntualità i costi previsti per il servizio di igiene urbana. Infine, la scelta di avviare il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha portato nel 2016 la nostra città a raggiungere circa il 65% di rifiuti differenziati. Nel 2012 nell'affidare in house il servizio abbiamo preteso che lo si facesse attraverso un contratto adeguato alla attuale normativa in vigore e che lo stesso fosse accompagnato da un business-plane che ne dettagliasse i costi e i servizi. Quella scelta ha consentito al comune di San Ferdinando di sedersi ai tavoli istituzionali e di pretendere, a tutela della città e dei nostri concittadini, l'osservanza delle norme contrattuali e dei nostri diritti».