Territorio
Referendum: banchetto salva Costituzione a San Ferdinando
No Italicum si Italia, anche acqua pubblica e buona scuola
San Ferdinando - sabato 14 maggio 2016
10.59
«La Costituzione non si tocca». I gruppi meetup San Ferdinando di Puglia, comitato per l'ambiente, comitato per il sociale, attivisti Trinitapoli, attivisti Bisceglie, attivisti Bari e liberi di scegliere, sotto nessuna bandiera, parlano chiaro e affermano che la principale fonte del diritto italiano va difesa indipendente dalle idee politiche di ciascun cittadino. Il prossimo 15 ottobre gli italiani avranno la possibilità di scegliere attraverso un referendum confermativo se la Costituzione va bene così com'è, oppure se abbia bisogno di apportare i cambiamenti voluti dalla legge Boschi, dal nome del ministro per le riforme costituzionali. Questi gruppi locali sulla scheda sicuramente segneranno No e per sensibilizzare gli elettori domenica 15 maggio hanno organizzato una raccolta di firme a San Ferdinando in piazza della Costituzione dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21, in collaborazione con tutta la Puglia.
Il No ha una motivazione se si vuole anche basata sulla storia italiana, perché se dovesse passare il Referendum la Costituzione accentrerenbe il potere nelle mani di un numero ridotto di parlamentari rispetto a ora (i deputati resteranno 630, i senatori da 315 a 100), abolendo il bicameralismo perfetto voluto dai padri costituenti nel 1947 proprio per dare potere decisionale a una fetta di deputati e senatori tanto ampia da poter rappresentare tutto il popolo. Basta volgere lo sguardo a circa 30 anni fa e vedere come già nella Prima Repubblica si sia cercato di minare questo meccanismo per date più poteri al Presidente del Consiglio evitando per poco il modello presidenziale. Ma non è l'unico punto in questione, come non è l'unico argomento sul banchetto dei gruppi locali. Si firma anche per abrogare la nuova legge elettorale Italicum che prevede meno flessibilità rispetto al passato come, per esempio, con le coalizioni che non esistono più ma è la lista che arriva prima ad avere il premio di maggioranza. Altri argomenti della stagione dei Referendum: abrogazione della "buona scuola" quindi riportare la scuola pubblica al centro del disegno scolastico nazionale, non privatizzare l'acqua e i beni pubblici, abolire gli inceneritori.
Il No ha una motivazione se si vuole anche basata sulla storia italiana, perché se dovesse passare il Referendum la Costituzione accentrerenbe il potere nelle mani di un numero ridotto di parlamentari rispetto a ora (i deputati resteranno 630, i senatori da 315 a 100), abolendo il bicameralismo perfetto voluto dai padri costituenti nel 1947 proprio per dare potere decisionale a una fetta di deputati e senatori tanto ampia da poter rappresentare tutto il popolo. Basta volgere lo sguardo a circa 30 anni fa e vedere come già nella Prima Repubblica si sia cercato di minare questo meccanismo per date più poteri al Presidente del Consiglio evitando per poco il modello presidenziale. Ma non è l'unico punto in questione, come non è l'unico argomento sul banchetto dei gruppi locali. Si firma anche per abrogare la nuova legge elettorale Italicum che prevede meno flessibilità rispetto al passato come, per esempio, con le coalizioni che non esistono più ma è la lista che arriva prima ad avere il premio di maggioranza. Altri argomenti della stagione dei Referendum: abrogazione della "buona scuola" quindi riportare la scuola pubblica al centro del disegno scolastico nazionale, non privatizzare l'acqua e i beni pubblici, abolire gli inceneritori.