San Ferdinando, la Pro Loco presenta un sito che unisce arte, tradizione e folklore

Sono passati pochi giorni dalla presentazione del nuovo sito web della Pro Loco di San Ferdinando di Puglia. Uno strumento, quello del sito, che ha l'obiettivo di consegnare alla comunità cittadina uno strumento di consultazione, immediato ed accessibile, rimarcando la necessità di mantenere, nel tempo, la memoria di quanto riconduce alla memoria storica del piccolo centro ofantino.

In un'epoca in cui il digitale fa parte della vita di tutti e può diventare – di conseguenza – un ottimo modo di comunicazione e di dialogo.

"Il sito mira a raggiungere un pubblico più ampio grazie alla sua accessibilità e offre una piattaforma per esplorare virtualmente le bellezze del territorio diventando un punto di riferimento per la comunità e per chi vuole conoscere e apprezzare le radici del paese. La realizzazione del sito è stata progettata e seguita dalla maestra Tina Stella, vice-presidente della Pro Loco, la quale ha lavorato in sinergia con un'eccellenza del nostro territorio, il Graphic Designer Giuseppe Ragno": ci viene spiegato dai membri della Pro Loco.

Home page del sito

"L'Home Page di benvenuto è caratterizzata da un'estetica accattivante. Il menù, chiaro e intuitivo, elenca le principali sezioni del sito, facilitando la navigazione e rendendo l'esperienza di consultazione semplice e piacevole. È presente anche una sezione "Territorio" dove sono presentati i monumenti e i luoghi iconici di San Ferdinando di Puglia: le Cave di Cafiero, la Torre dell'Orologio, il Museo Civico, le Chiese, la Villa Comunale Giuseppe Di Vittorio, il Parco della Rimembranza conosciuto dai sanferdinandesi anche come il "Parco Caduti di tutte le Guerre", la bellezza paesaggistica degli Argini del Fiume Ofanto e il prezioso Pozzo della Pera": continuano così parlando delle ricchezze che il paese offre.

Le chiese

"La sezione dedicata alle chiese locali offre descrizioni dettagliate, non solo dal punto di vista storico, architettonico, decorativo, ma anche dal punto di vista degli elementi di novità come le campane, le confraternite e i canti della tradizione popolare".

Il Museo Civico

"È previsto uno spazio anche per Il Museo Civico di San Ferdinando di Puglia situato in Piazza Giovanni Paolo II. Il Museo offre al visitatore un viaggio affascinante tra le differenti epoche e le tradizioni locali attraverso le due sezioni che lo compongono: quella archeologica, che annovera una ricca collezioni di materiali che va dal Neolitico all'alto Medioevo, e quella etnografica, che raccoglie umili oggetti e testimonianze della Civiltà contadina".

L'agricoltura: cuore pulsante

In un paese come quello di San Ferdinando - in cui l'agricoltura è il fiore all'occhiello grazie alla terra lavorata dalla maggior parte dei sanferdinandesi – il sito presenta anche una sezione dedicata ai prodotti tipici: "simbolo di tradizione e qualità, nati dalla dedizione e dalla passione degli agricoltori: la pesca, il carciofo, le olive e l'uva sono i frutti preziosi che arricchiscono ogni giorno la cultura e l'economia".

Cittadini illustri: foto e storie
"Novità assoluta di questo sito è rappresentata dalla sezione 'cittadini illustri'. Qui si raccolgono notizie biografiche di tutti i cittadini originari di San Ferdinando di Puglia che si possono considerare eccellenze del territorio perché con il proprio operato, in ambiti differenti, attentamente categorizzati, hanno lasciato un segno del proprio passaggio o ancora continuano a offrire le proprie competenze per arricchire il territorio".

Una serata tra balli e testimonianze
"L'apertura della serata è stata dedicata al mondo della danza con un'esibizione curata dalla maestra della scuola Danza Project, Silvia Calorio, che con le sue ballerine ha rappresentato sul palco dell'auditorium un momento danzante sulle note di 'Il più grande spettacolo dopo il Big Bang', coinvolgendo emotivamente il pubblico presente".

Prodigi sanferdinandesi

"Si sono poi esibiti nel corso della serata tanti talenti sanferdinandesi che – attraverso le loro doti artistiche – hanno fuso tradizione e arte.

Barbara Diglio, giovanissima cantante, ha partecipato a numerose competizioni canore, anche all'estero. Ha incantato il pubblico sulle note di due canzoni italiane interpretando un brano della Mannoia ed uno della Nannini.

Mimmo Fanelli ha coinvolto il pubblico con i suoi canti popolari in dialetto sanferdinandese, mostrando come musica e folklore vadano spesso a braccetto".

AnnaDea Dascanio, campionessa di Taekwondo scoperta la passione per questa disciplina sudcoreana, ha dedicato tutta sé stessa al raggiungimento di più importanti traguardi. È stata insignita del compito di portabandiera che ha svolto con grande orgoglio e consapevolezza, rappresentando i nostri atleti alla competizione sovranazionale di Porec. Oggi insegna questa disciplina a tanti ragazzi che, come lei, vivono pienamente i valori positivi del mondo dello sport".

L'allenatore della Squadra di Calcio a 5 – San Ferdinando C5, Giuseppe Russo, ha condiviso con il pubblico la sua passione per il calcio a cinque, che è diventata una possibilità per tanti ragazzi, un'occasione di crescita e di socializzazione perché la valorizzazione del territorio passa anche attraverso lo sport".

"Il dott. Carlo Casamassima – medico di medicina generale e gastroenterologo – ha dimostrato invece come scienza e tradizione siano conciliabili e come la scienza aiuta a vivere il quotidiano.

Il dialetto: un potere aggregante e identitario
"Nel corso della serata è stato inoltre presentato un progetto sposato dalla Pro Loco di San Ferdinando di Puglia, in linea con i propri obiettivi strategici di valorizzazione territoriale: Salvatore Piazzolla, ha lasciato in eredità alla comunità cittadina un vocabolario dialettale. Uno scrigno prezioso, di saperi, di detti, di usi e costumi che sua nipote Stefania Bafunno ha voluto condividere. Attraverso un attento, lungo e complesso lavoro di digitalizzazione, il vocabolario è stato acquisito digitalmente e sarà presto ristampato e messo a disposizione della collettività – continuano - un vocabolario della lingua dialettale può essere uno strumento utile per riavvicinare le nuove generazioni alle radici della nostra storia - continuano - inoltre il dialetto si presta perfettamente ai racconti che fanno sorridere, come quello interpretato da Carlo Tavani che ha dato voce ad un racconto in vernacolo scritto da Michele Abbattista, contadino pugliese. Egli racconta i suoi ricordi con semplicità, attraverso il ricorso al dialetto, utilizzato come strumento per arricchire il parlato e rafforzare l'espressività".

Un ringraziamento speciale va a Giuseppe Beltotto per le foto.

Il sito web della Pro Loco è consultabile al seguente link https://prolocosanferdinandodip.it