Territorio
Screening del colon retto, Asl Bt azienda pilota in Puglia
Nostra stampa dell'azienda sanitaria locale
San Ferdinando - giovedì 12 settembre 2019
17.56 Comunicato Stampa
Attivo nella Asl Bt lo screening del colon retto. "Siamo stati individuati dalla Regione Puglia come azienda pilota per l'attivazione di questo importante screening oncologico – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – l'attività è già partita e tra oggi e domani si terrà anche un importante momento di formazione con i farmacisti del territorio che ringrazio per la preziosa collaborazione che stanno mostrando".
ll programma di diagnosi precoce del cancro del colon-retti è rivolto a tutte le donne e gli uomini della provincia Bat di età compresa tra i 50 e i 69 anni: quella che viene definita la "popolazione bersaglio" riceverà a casa una lettera del Centro Screening della Asl Bt con cui viene invitata a recarsi nella farmacia territoriale più vicina e più comoda per ritirare un semplice kit. "Si tratta di un esame di ricerca nel sangue occulto nelle feci – dice Angela Belsanti, Responsabile del Centro Screening della Asl Bt – il cittadino dopo aver effettuato il test consegna il kit in farmacia. Sarà poi la Asl a ritirare tutti i kit e a effettuare l'analisi". I dati vengono immessi in un sistema informatizzato: "Provvediamo a inviare una lettera in caso di esito negativo e a invitare i cittadini che dovessero avere risultare positivi per fare gli altri accertamenti del caso – continua Angela Belsanti – il cittadino viene preso in carico dal Centro Screening che provvede a prendere un appuntamento con l'endoscopista e lo segue per tutto il percorso".
Il Centro Screening si configura quindi come un vero e proprio punto di riferimento per tutti i cittadini che in caso di dubbi, incertezze, domande problematiche possono chiare il numero verde 800185007 e ricevere informazioni e supporto: il Centro è infatti animato da personale sanitario e amministrativo e ha proprio lo scopo di sostenere tutto il percorso del cittadino, dalla prevenzione alla diagnosi.
Lo stesso Centro è poi responsabile di altri due importanti screening avviati già da qualche anno: lo screening della mammella e lo screening del collo dell'utero. Il primo coinvolge le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (per un totale di 26mila donne) mentre il secondo è rivolto alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni (per un totale di 35mila donne): in entrambi i casi le donne ricevono un invito a recarsi al centro mammografico e al consultorio più vicino per fare una mammografia o un pap-test.
Il cancro del colon-retto si trova, in Italia, al secondo posto sia tra gli uomini (15 per cento di tutti i nuovi tumori) che tra le donne (13 per cento), preceduto rispettivamente dal tumore della prostata e dalla mammella. I dati più recenti relativi alla provincia Bat e pubblicati sul Rapporto Tumori 2019 ci dicono che nel biennio 2013-2014 sono stati diagnosticati 484 casi e che incidenza e mortalità sono in linea con i dati registrati nel Sud Italia. "L'unica arma che abbiamo a disposizione è la prevenzione – aggiunge Alessandro Delle Donne – invito tutti i cittadini a partecipare alle attività di screening che abbiamo a disposizione perché la diagnosi precoce è un'arma fondamentale per sconfiggere la patologia".
"Ringrazio ancora Federfarma e in particolare il Presidente per la provincia Bat Michele Pellegrini Calace per l'impegno mostrato in questo progetto – conclude Delle Donne – la loro collaborazione è stata non solo proficua ma anche determinante. Il loro sostegno e la loro vicinanza ai cittadini sono elementi preziosi per la buona riuscita dell'iniziativa"
ll programma di diagnosi precoce del cancro del colon-retti è rivolto a tutte le donne e gli uomini della provincia Bat di età compresa tra i 50 e i 69 anni: quella che viene definita la "popolazione bersaglio" riceverà a casa una lettera del Centro Screening della Asl Bt con cui viene invitata a recarsi nella farmacia territoriale più vicina e più comoda per ritirare un semplice kit. "Si tratta di un esame di ricerca nel sangue occulto nelle feci – dice Angela Belsanti, Responsabile del Centro Screening della Asl Bt – il cittadino dopo aver effettuato il test consegna il kit in farmacia. Sarà poi la Asl a ritirare tutti i kit e a effettuare l'analisi". I dati vengono immessi in un sistema informatizzato: "Provvediamo a inviare una lettera in caso di esito negativo e a invitare i cittadini che dovessero avere risultare positivi per fare gli altri accertamenti del caso – continua Angela Belsanti – il cittadino viene preso in carico dal Centro Screening che provvede a prendere un appuntamento con l'endoscopista e lo segue per tutto il percorso".
Il Centro Screening si configura quindi come un vero e proprio punto di riferimento per tutti i cittadini che in caso di dubbi, incertezze, domande problematiche possono chiare il numero verde 800185007 e ricevere informazioni e supporto: il Centro è infatti animato da personale sanitario e amministrativo e ha proprio lo scopo di sostenere tutto il percorso del cittadino, dalla prevenzione alla diagnosi.
Lo stesso Centro è poi responsabile di altri due importanti screening avviati già da qualche anno: lo screening della mammella e lo screening del collo dell'utero. Il primo coinvolge le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (per un totale di 26mila donne) mentre il secondo è rivolto alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni (per un totale di 35mila donne): in entrambi i casi le donne ricevono un invito a recarsi al centro mammografico e al consultorio più vicino per fare una mammografia o un pap-test.
Il cancro del colon-retto si trova, in Italia, al secondo posto sia tra gli uomini (15 per cento di tutti i nuovi tumori) che tra le donne (13 per cento), preceduto rispettivamente dal tumore della prostata e dalla mammella. I dati più recenti relativi alla provincia Bat e pubblicati sul Rapporto Tumori 2019 ci dicono che nel biennio 2013-2014 sono stati diagnosticati 484 casi e che incidenza e mortalità sono in linea con i dati registrati nel Sud Italia. "L'unica arma che abbiamo a disposizione è la prevenzione – aggiunge Alessandro Delle Donne – invito tutti i cittadini a partecipare alle attività di screening che abbiamo a disposizione perché la diagnosi precoce è un'arma fondamentale per sconfiggere la patologia".
"Ringrazio ancora Federfarma e in particolare il Presidente per la provincia Bat Michele Pellegrini Calace per l'impegno mostrato in questo progetto – conclude Delle Donne – la loro collaborazione è stata non solo proficua ma anche determinante. Il loro sostegno e la loro vicinanza ai cittadini sono elementi preziosi per la buona riuscita dell'iniziativa"