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Si chiude la Fiera del Levante, 80mila i visitatori. Prossima edizione 11-19 settembre 2021
Ambrosi: «Campionaria che ha segnato un passo per il Mezzogiorno che vuole ripartire. Consapevoli della nostra responsabilità»
San Ferdinando - lunedì 12 ottobre 2020
10.20 Sponsorizzato
Si è chiusa ieri l'edizione numero 84 della Campionaria generale, che in Fiera del Levante ha richiamato circa 80mila visitatori. Già annunciata l'edizione numero 85, che si terrà a Bari dall'11 al 19 settembre 2021.
All'edizione 2020 hanno partecipato 200 aziende che hanno rappresentato i settori di: arredamento, arredo per esterni, automotive, edilizia abitativa, articoli per la casa, articoli da regalo, telefonia, agroalimentare, aziende vinicole, telefonia e servizi, volontariato, benessere e relax, bellezza, internazionalizzazione delle imprese, artigianato estero, enti e istituzioni.
«Una edizione che ha segnato un passo per il Mezzogiorno che vuole ripartire – ha detto il presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi. Consapevoli della nostra responsabilità, non abbiamo lasciato nulla al caso. I grandi spazi ci hanno consentito di evitare assembramenti, ed abbiamo anche radicalmente modificato il layout espositivo con corridoi ampi e il giusto distanziamento tra gli espositori. Abbiamo garantito ai visitatori tutte le possibili misure sanitarie di sicurezza con modalità di registrazione agli ingressi di visitatori ed addetti ai lavori, rilevamento della temperatura e sanificazione continua. Il tutto in nove giorni di attività piena».
Una edizione, quella del 2020, che resterà unica e che sarà considerata nella storia come un atto di resistenza che ha espresso il desiderio di Nuova Fiera del Levante di supportare le imprese e gli sforzi dei lavoratori, in un momento in cui se ne sente forte il bisogno.
«Non possiamo fare paragoni con quanto accaduto lo scorso anno – ha concluso Ambrosi - ma guardare al domani con coraggio, e non fermarci all'oggi. Le fiere fisiche sono fondamentali per alcuni comparti, per la natura stessa di alcuni prodotti che prendono vita nel momento in cui sono presentati dal vivo. Cooperazione, creatività, innovazione e sostenibilità digitale saranno indispensabili per aiutare la Campionaria e la Fiera del Levante a crescere. Ed è da questi elementi che vogliamo ripartire».
All'edizione 2020 hanno partecipato 200 aziende che hanno rappresentato i settori di: arredamento, arredo per esterni, automotive, edilizia abitativa, articoli per la casa, articoli da regalo, telefonia, agroalimentare, aziende vinicole, telefonia e servizi, volontariato, benessere e relax, bellezza, internazionalizzazione delle imprese, artigianato estero, enti e istituzioni.
«Una edizione che ha segnato un passo per il Mezzogiorno che vuole ripartire – ha detto il presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi. Consapevoli della nostra responsabilità, non abbiamo lasciato nulla al caso. I grandi spazi ci hanno consentito di evitare assembramenti, ed abbiamo anche radicalmente modificato il layout espositivo con corridoi ampi e il giusto distanziamento tra gli espositori. Abbiamo garantito ai visitatori tutte le possibili misure sanitarie di sicurezza con modalità di registrazione agli ingressi di visitatori ed addetti ai lavori, rilevamento della temperatura e sanificazione continua. Il tutto in nove giorni di attività piena».
Una edizione, quella del 2020, che resterà unica e che sarà considerata nella storia come un atto di resistenza che ha espresso il desiderio di Nuova Fiera del Levante di supportare le imprese e gli sforzi dei lavoratori, in un momento in cui se ne sente forte il bisogno.
«Non possiamo fare paragoni con quanto accaduto lo scorso anno – ha concluso Ambrosi - ma guardare al domani con coraggio, e non fermarci all'oggi. Le fiere fisiche sono fondamentali per alcuni comparti, per la natura stessa di alcuni prodotti che prendono vita nel momento in cui sono presentati dal vivo. Cooperazione, creatività, innovazione e sostenibilità digitale saranno indispensabili per aiutare la Campionaria e la Fiera del Levante a crescere. Ed è da questi elementi che vogliamo ripartire».