Speciale
Successo per i prodotti etici "Iamme" nei supermercati Megamark
In 10 giorni vendute oltre 10mila confezioni di conserve di pomodoro
San Ferdinando - mercoledì 8 gennaio 2020
9.31 Sponsorizzato
Successo oltre le attese per i prodotti etici contro il caporalato 'Iamme' in vendita dal 20 dicembre nei supermercati del Gruppo Megamark di Trani e frutto dell'intesa della realtà leader nella distribuzione moderna del Mezzogiorno con le associazioni NO CAP e Rete Perlaterra.
Tra il 20 e il 31 dicembre, infatti, sono state vendute oltre 10.000 confezioni tra pelati, passate e salse a marchio 'Iamme' nei supermercati a insegna A&O, Dok, Famila, Iperfamila e Sole365 presenti in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria. E, a partire da questa settimana, sono in vendita anche i primi prodotti ortofrutticoli freschi 'Iamme' (finocchi, peperoni e cavolfiori) raccolti nel Metapontino, dove i braccianti coinvolti nel progetto da alcuni giorni si recano nei campi a bordo di un nuovo van.
Il progetto 'Iamme' mira a contrastare il caporalato e il lavoro irregolare nel settore agricolo, garantendo ai produttori un equo compenso per i loro prodotti, poi venduti al giusto prezzo nei supermercati, e ai lavoratori il pieno rispetto dei loro diritti, a partire dall'applicazione del contratto collettivo del lavoro; ad oggi sono già 122 i braccianti regolarmente assunti dalle imprese agricole e di trasformazione individuate da Rete Perlaterra, l'associazione che promuove le pratiche agroecologiche di lavoro della terra e di produzione del cibo buono, con alla base alti contenuti etici e sociali. A recitare un ruolo fondamentale nel progetto l'associazione internazionale NO CAP, creata nel 2011 da Yvan Sagnet e in prima linea nella lotta al caporalato; l'associazione, a seguito di verifiche proprie e dell'ente di certificazione DQA accreditato presso il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e Accredia, rilascia alle imprese virtuose il bollino 'NoCap' che garantisce il rispetto di alcuni criteri etici e ambientali, in primis il lavoro regolare nei campi.
"I dati di vendita – spiega Francesco Pomarico, direttore operativo del Gruppo Megamark – vanno oltre le più rosee previsioni e ci incoraggiano a fare sempre di più e sempre meglio sul tema dell'etica del lavoro. Ringrazio i partner e i nostri clienti dei nostri supermercati che, liberi di scegliere prodotti etici e di qualità, stanno decretando il successo di questa iniziativa".
"Per le imprese agricole e della trasformazione che in questi anni hanno resistito alla pesantissima crisi che ha colpito tutta l'agricoltura produttiva scaricando sulla sicurezza alimentare e sul lavoro di braccianti e famiglie agricole i ritardi del nostro sistema agroalimentare – dichiara Gianni Fabbris, presidente di Rete PerlaTerra – è arrivato il tempo di dare un segnale forte alla società e ai cittadini: si può ripartire mettendo al centro i diritti di consumatori, imprese e lavoratori. Per noi, l'accordo con la distribuzione responsabile, di cui il gruppo Megamark è oggi una virtuosa testimonianza, per una filiera etica ha una grande importanza e indica la strada su cui costruire l'alleanza fra produttori, distributori e cittadini e contribuire a restituire valore economico, sociale e ambientale al nostro cibo".
"Il successo di questa prima fase – ricorda Yvan Sagnet a capo dell'associazione NO CAP – dimostra che, con un po' di sforzo e responsabilità da parte di ciascuno, si può contribuire a rendere il nostro mondo migliore, a partire dalla consapevolezza del cittadino-consumatore. Ogni euro speso nell'acquisto dei prodotti a marchio Iamme-NoCap va ad alimentare un circuito virtuoso in cui ai produttori viene finalmente riconosciuto il giusto prezzo per i loro prodotti e ai lavoratori viene restituita dignità e pieno riconoscimento dei loro diritti".
Tra il 20 e il 31 dicembre, infatti, sono state vendute oltre 10.000 confezioni tra pelati, passate e salse a marchio 'Iamme' nei supermercati a insegna A&O, Dok, Famila, Iperfamila e Sole365 presenti in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria. E, a partire da questa settimana, sono in vendita anche i primi prodotti ortofrutticoli freschi 'Iamme' (finocchi, peperoni e cavolfiori) raccolti nel Metapontino, dove i braccianti coinvolti nel progetto da alcuni giorni si recano nei campi a bordo di un nuovo van.
Il progetto 'Iamme' mira a contrastare il caporalato e il lavoro irregolare nel settore agricolo, garantendo ai produttori un equo compenso per i loro prodotti, poi venduti al giusto prezzo nei supermercati, e ai lavoratori il pieno rispetto dei loro diritti, a partire dall'applicazione del contratto collettivo del lavoro; ad oggi sono già 122 i braccianti regolarmente assunti dalle imprese agricole e di trasformazione individuate da Rete Perlaterra, l'associazione che promuove le pratiche agroecologiche di lavoro della terra e di produzione del cibo buono, con alla base alti contenuti etici e sociali. A recitare un ruolo fondamentale nel progetto l'associazione internazionale NO CAP, creata nel 2011 da Yvan Sagnet e in prima linea nella lotta al caporalato; l'associazione, a seguito di verifiche proprie e dell'ente di certificazione DQA accreditato presso il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e Accredia, rilascia alle imprese virtuose il bollino 'NoCap' che garantisce il rispetto di alcuni criteri etici e ambientali, in primis il lavoro regolare nei campi.
"I dati di vendita – spiega Francesco Pomarico, direttore operativo del Gruppo Megamark – vanno oltre le più rosee previsioni e ci incoraggiano a fare sempre di più e sempre meglio sul tema dell'etica del lavoro. Ringrazio i partner e i nostri clienti dei nostri supermercati che, liberi di scegliere prodotti etici e di qualità, stanno decretando il successo di questa iniziativa".
"Per le imprese agricole e della trasformazione che in questi anni hanno resistito alla pesantissima crisi che ha colpito tutta l'agricoltura produttiva scaricando sulla sicurezza alimentare e sul lavoro di braccianti e famiglie agricole i ritardi del nostro sistema agroalimentare – dichiara Gianni Fabbris, presidente di Rete PerlaTerra – è arrivato il tempo di dare un segnale forte alla società e ai cittadini: si può ripartire mettendo al centro i diritti di consumatori, imprese e lavoratori. Per noi, l'accordo con la distribuzione responsabile, di cui il gruppo Megamark è oggi una virtuosa testimonianza, per una filiera etica ha una grande importanza e indica la strada su cui costruire l'alleanza fra produttori, distributori e cittadini e contribuire a restituire valore economico, sociale e ambientale al nostro cibo".
"Il successo di questa prima fase – ricorda Yvan Sagnet a capo dell'associazione NO CAP – dimostra che, con un po' di sforzo e responsabilità da parte di ciascuno, si può contribuire a rendere il nostro mondo migliore, a partire dalla consapevolezza del cittadino-consumatore. Ogni euro speso nell'acquisto dei prodotti a marchio Iamme-NoCap va ad alimentare un circuito virtuoso in cui ai produttori viene finalmente riconosciuto il giusto prezzo per i loro prodotti e ai lavoratori viene restituita dignità e pieno riconoscimento dei loro diritti".