Attualità
Tredicesime, un terzo del totale andrà speso in bollette
Una buona parte delle somme sarà utilizzata per i saldi dell'Imu e di altre tasse in scadenza
San Ferdinando - giovedì 15 dicembre 2022
Un pugliese su due fra coloro che riceveranno la tredicesima quest'anno dovrà destinarla per la maggior parte al pagamento di bollette, mutui, rate e tasse come l'Imu in scadenza. È quanto emerge da una indagine Coldiretti Puglia, dalla quale si evidenzia che una percentuale quasi analoga (35%) la userà per le spese di Natale.
«L'appuntamento con la tredicesima per un importo stimato in oltre 2 miliardi di euro – sottolinea la Coldiretti regionale – aiuta i pugliesi lavoratori dipendenti e pensionati ad affrontare i forti rincari determinati dai costi energetici ma coincide anche con il saldo dell'Imu che rappresenta una componente importante del peso fiscale di fine anno. È da segnalare peraltro che quest'anno appena il 25% può destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro mentre il restante 4% ha altri programmi».
Complessivamente la spesa dei cittadini per i regali di Natale sarà quest'anno di 177 euro a testa, in calo del 7% rispetto allo scorso anno, a causa principalmente della crisi economica, con l'aumento dell'inflazione e i rincari in bolletta. I cittadini per una maggioranza del 42% conterranno il budget sotto la soglia dei 100 euro, mentre il 30% arriverà fino a 200 euro e un altro 15% si spingerà a 300 euro. Ma c'è anche un 8% che spenderà tra 300 e 500 euro, un 2% che arriverà a 1000 e una ristrettissima minoranza dell'1% che supererà i 2000 euro. Gli altri non hanno ancora deciso quanto spendere.
Tra i regali più gettonati, libri, vestiti e scarpe, soldi, prodotti di bellezza e soprattutto l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione. Coldiretti Puglia segnala la preferenza accordata all'acquisto di prodotti made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro.
«L'appuntamento con la tredicesima per un importo stimato in oltre 2 miliardi di euro – sottolinea la Coldiretti regionale – aiuta i pugliesi lavoratori dipendenti e pensionati ad affrontare i forti rincari determinati dai costi energetici ma coincide anche con il saldo dell'Imu che rappresenta una componente importante del peso fiscale di fine anno. È da segnalare peraltro che quest'anno appena il 25% può destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro mentre il restante 4% ha altri programmi».
Complessivamente la spesa dei cittadini per i regali di Natale sarà quest'anno di 177 euro a testa, in calo del 7% rispetto allo scorso anno, a causa principalmente della crisi economica, con l'aumento dell'inflazione e i rincari in bolletta. I cittadini per una maggioranza del 42% conterranno il budget sotto la soglia dei 100 euro, mentre il 30% arriverà fino a 200 euro e un altro 15% si spingerà a 300 euro. Ma c'è anche un 8% che spenderà tra 300 e 500 euro, un 2% che arriverà a 1000 e una ristrettissima minoranza dell'1% che supererà i 2000 euro. Gli altri non hanno ancora deciso quanto spendere.
Tra i regali più gettonati, libri, vestiti e scarpe, soldi, prodotti di bellezza e soprattutto l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione. Coldiretti Puglia segnala la preferenza accordata all'acquisto di prodotti made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro.