Attualità
Un centro servizi anti-caporalato a San Ferdinando di Puglia
L'obiettivo è il superamento degli insediamenti abusivi e combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura
San Ferdinando - sabato 4 febbraio 2023
12.44
Il comune di San Ferdinando ha ottenuto 1 milione e 750mila euro per il superamento degli insediamenti abusivi e combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. I fondi, provenienti dal ministero delle politiche sociali e Lavoro, serviranno alla ristrutturazione e la rifunzionalizzazione di una parte del centro servizi di via Germania, in Zona Pip.
Nel fabbricato attualmente sono ospitate Protezione Civile e Croce Rossa Italiana di Barletta. La ristrutturazione prevede il completamento dell'edificio al fine di integrarlo con altri spazi destinati al sociale: una parte al piano terra con aule multifunzionali per accoglienza, corsi ed attività correlate; al primo piano, la realizzazione di 5 alloggi di grandezza variabile dai 65 agli 80 mq; al piano terra troverà posto un piccolo centro multifunzionale per utilizzo collettivo solidale accessibile dal porticato, entrando da via Germania. La vicinanza con la strada statale 16 consentirà un immediato collegamento con gli altri centri limitrofi.
L''edificio sarà privo di barriere architettoniche e completamente ecosostenibile: si prevede la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica della potenza di 6 kWp da realizzarsi sulla copertura, dotato anche di un sistema di accumulo che lo renderà autosufficiente. Il riscaldamento a pompa di calore per ambienti e acqua sarà garantito dai pannelli, con misuratori di energia in ogni appartamento. Illuminazione, rigorosamente a led.
«La solerzia della giunta e degli uffici ha fatto sì che già in estate ci attrezzassimo per intercettare questo importante finanziamento, tra i primi Comuni del circondario, capaci di presentare una progettualità concreta ed efficace» ha affermato Arianna Camporeale, sindaco di San Ferdinando di Puglia. «La struttura sarà disposizione di tutto il comprensorio, per garantire una dignitosa accoglienza agli immigrati che lavorano nei campi. Anche nelle ultime settimane le nostre comunità del Tavoliere sono state scosse dalla notizia di altre vittime, come le due di Borgo Mezzanone: eventi luttuosi che riportano occasionalmente l'attenzione sulle condizioni in cui vivono questi lavoratori dimenticati. L'integrazione e la coesione sociale passano innanzitutto dalla possibilità di assicurare a tutti l'umana dignità».
Nel fabbricato attualmente sono ospitate Protezione Civile e Croce Rossa Italiana di Barletta. La ristrutturazione prevede il completamento dell'edificio al fine di integrarlo con altri spazi destinati al sociale: una parte al piano terra con aule multifunzionali per accoglienza, corsi ed attività correlate; al primo piano, la realizzazione di 5 alloggi di grandezza variabile dai 65 agli 80 mq; al piano terra troverà posto un piccolo centro multifunzionale per utilizzo collettivo solidale accessibile dal porticato, entrando da via Germania. La vicinanza con la strada statale 16 consentirà un immediato collegamento con gli altri centri limitrofi.
L''edificio sarà privo di barriere architettoniche e completamente ecosostenibile: si prevede la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica della potenza di 6 kWp da realizzarsi sulla copertura, dotato anche di un sistema di accumulo che lo renderà autosufficiente. Il riscaldamento a pompa di calore per ambienti e acqua sarà garantito dai pannelli, con misuratori di energia in ogni appartamento. Illuminazione, rigorosamente a led.
«La solerzia della giunta e degli uffici ha fatto sì che già in estate ci attrezzassimo per intercettare questo importante finanziamento, tra i primi Comuni del circondario, capaci di presentare una progettualità concreta ed efficace» ha affermato Arianna Camporeale, sindaco di San Ferdinando di Puglia. «La struttura sarà disposizione di tutto il comprensorio, per garantire una dignitosa accoglienza agli immigrati che lavorano nei campi. Anche nelle ultime settimane le nostre comunità del Tavoliere sono state scosse dalla notizia di altre vittime, come le due di Borgo Mezzanone: eventi luttuosi che riportano occasionalmente l'attenzione sulle condizioni in cui vivono questi lavoratori dimenticati. L'integrazione e la coesione sociale passano innanzitutto dalla possibilità di assicurare a tutti l'umana dignità».