Politica
Upsf, nuovo vice era candidato sindaco in una lista opposta
Puttilli: «Trasformismo che farebbe ridere anche Depretis»
San Ferdinando - sabato 21 maggio 2016
16.28
«È la prima volta, da quando è stata istituita l'elezione diretta dei sindaci, che a San Ferdinando diventa vice del sindaco in carica il candidato sindaco eletto in una lista a lui contrapposta». Ad affermarlo è Salvatore Puttilli, a capo del gruppo consiliare "Uniti per San Ferdinando", che ha continuato: «All'indomani del passaggio in giunta della consigliera Guiovina d'Addato come vice del sindaco pro-tempore - Michele Lamacchia - è d'obbligo per me intervenire, se non altro perchè questi signori furono i miei sfidanti nelle elezioni amministrative del 2012. L'attuale primo cittadino vinse, il sottoscritto perse per 116 voti e il nuovo vicesindaco arrivò terza, staccatissima. È quasi inutile sottolineare che la stessa, risulta essere la sorella del mio ex vicesindaco - Pietro d'Addato -, che fu il principale artefice della mia caduta nell'aprile del 2011».
«Al sindaco pro-tempore non è parso vero, infatti, di poter rimanere a galla pur essendo stato sfiduciato in aula da quattro coraggiosi (di cui 3 del Pd) - Giacomo Rosario Demichele, Arianna Camporeale e Raffaele Viaggio, mentre Diego Giannaccaro è di Sel - componenti della sua ex maggioranza. Alla consigliera d'Addato, viceversa, non è parso vero di poter diventare vicesindaco pur essendo stata relegata dai cittadini all'opposizione. Le motivazioni politiche alla base dell'accordo? Risibili. Puro trasformismo che avrebbe fatto impallidire perfino Agostino Depretis - uno dei simboli della politica del Regno d'Italia -. Le motivazioni recondite? Probabilmente, evitare il voto il prossimo 5 giugno e avere il tempo di organizzarsi in vista del 2017. Nel mezzo ci stanno i cittadini elettori, ai quali sono state sottratte le legittime scelte effettuate nel 2012, e una crisi politico-amministrativa che, di fatto, aveva decretato il de profundis per il sindaco pro-tempore. Ma tantè, mai dire mai, le vie della politica, quelle con la "p" minuscola, sono infinite, così come sarà infinita, si spera, la memoria dei sanferdinandesi. Essi non dimenticheranno, infatti, come ha governato questo sindaco (opere inutili, costose e fatte male, indebitamento e pressione tributaria alle stelle, annientamento del centro-storico), chi lo ha soccorso e perchè lo ha fatto, oltre a chi ha fatto coerentemente e per davvero l'opposizione in questi 4 anni».
«Al sindaco pro-tempore non è parso vero, infatti, di poter rimanere a galla pur essendo stato sfiduciato in aula da quattro coraggiosi (di cui 3 del Pd) - Giacomo Rosario Demichele, Arianna Camporeale e Raffaele Viaggio, mentre Diego Giannaccaro è di Sel - componenti della sua ex maggioranza. Alla consigliera d'Addato, viceversa, non è parso vero di poter diventare vicesindaco pur essendo stata relegata dai cittadini all'opposizione. Le motivazioni politiche alla base dell'accordo? Risibili. Puro trasformismo che avrebbe fatto impallidire perfino Agostino Depretis - uno dei simboli della politica del Regno d'Italia -. Le motivazioni recondite? Probabilmente, evitare il voto il prossimo 5 giugno e avere il tempo di organizzarsi in vista del 2017. Nel mezzo ci stanno i cittadini elettori, ai quali sono state sottratte le legittime scelte effettuate nel 2012, e una crisi politico-amministrativa che, di fatto, aveva decretato il de profundis per il sindaco pro-tempore. Ma tantè, mai dire mai, le vie della politica, quelle con la "p" minuscola, sono infinite, così come sarà infinita, si spera, la memoria dei sanferdinandesi. Essi non dimenticheranno, infatti, come ha governato questo sindaco (opere inutili, costose e fatte male, indebitamento e pressione tributaria alle stelle, annientamento del centro-storico), chi lo ha soccorso e perchè lo ha fatto, oltre a chi ha fatto coerentemente e per davvero l'opposizione in questi 4 anni».