
Territorio
Zucchero, acqua, albumi e limone: arrivano a San Ferdinando i “taredd cu scilepp”
I celebri taralli ricoperti da una glassa bianca e molto dolce tornano protagonisti sulle tavole pasquali
San Ferdinando - sabato 19 aprile 2025
17.00
Con l'arrivo del periodo pasquale si rinnovano le tradizioni a San Ferdinando di Puglia– quelle tramandate dai nonni che giungono fino ai nipoti.
Come non pensare quindi a quelle culinarie, tra dolci e primi piatti: a volte rimasti fino ai giorni d'oggi, altre volte dimenticati dai più ma perennemente nei pensieri e nei cuori dei più anziani.
I taredd cu scilepp
Zucchero, acqua, limone e albumi montati a neve: come non parlare dei famosi "taredd cu scilepp" italianizzati in: "i taralli con lo scileppo".
Abbiamo chiesto a nonna Anna – originaria di San Ferdinando – di parlarci un po' di questa dolce tradizione. Ci ha raccontato di come tali dolci con lo zucchero sono sempre stati nominati in maniera differente: "c'era chi li chiamava e li chiama ancora oggi 'tarallucci', chi 'i taredd cu zucchr'". Insomma, maniere diverse per nominarli, ma stessi modi per prepararli.
Ci racconta la nonna sanferdinandese: "è molto difficile fare lo scilepp, devi vedere quando inizia a filare" – continua – "prima si faceva con il cucchiaio di legno, ora invece ci sono le impastatrici" – termina nonna Anna con un pizzico di nostalgia del passato.
Una leccornia questa particolarmente attesa dai giovani di un tempo, in quanto la stessa - insieme alla "scarcedd" - rappresentava l'uovo di Pasqua dei giorni d'oggi.
Tanto zucchero, tanta acqua e uova, la maestria delle donne di casa ed ecco che la Pasqua arrivava in tavola.
Come non pensare quindi a quelle culinarie, tra dolci e primi piatti: a volte rimasti fino ai giorni d'oggi, altre volte dimenticati dai più ma perennemente nei pensieri e nei cuori dei più anziani.
I taredd cu scilepp
Zucchero, acqua, limone e albumi montati a neve: come non parlare dei famosi "taredd cu scilepp" italianizzati in: "i taralli con lo scileppo".
Abbiamo chiesto a nonna Anna – originaria di San Ferdinando – di parlarci un po' di questa dolce tradizione. Ci ha raccontato di come tali dolci con lo zucchero sono sempre stati nominati in maniera differente: "c'era chi li chiamava e li chiama ancora oggi 'tarallucci', chi 'i taredd cu zucchr'". Insomma, maniere diverse per nominarli, ma stessi modi per prepararli.
Ci racconta la nonna sanferdinandese: "è molto difficile fare lo scilepp, devi vedere quando inizia a filare" – continua – "prima si faceva con il cucchiaio di legno, ora invece ci sono le impastatrici" – termina nonna Anna con un pizzico di nostalgia del passato.
Una leccornia questa particolarmente attesa dai giovani di un tempo, in quanto la stessa - insieme alla "scarcedd" - rappresentava l'uovo di Pasqua dei giorni d'oggi.
Tanto zucchero, tanta acqua e uova, la maestria delle donne di casa ed ecco che la Pasqua arrivava in tavola.